di Francesco Pontelli, economista – il Nuovo Giornale Nazionale – 8.4.2023
All’interno di un periodo di una crisi istituzionale senza precedenti, ed al di là della individuazione delle reali responsabilità di questo declino, una delle questioni fondamentali e maggiormente controverse, rimane quella relativa al fatto se la classe politica e dirigente del nostro paese siano in grado di rappresentare fedelmente i cittadini, ma soprattutto una anche semplice scala valoriale.
In altre parole, se lo Stato nelle sue diverse articolazioni possa venire considerato come l’immagine speculare dei cittadini che amministra, o se piuttosto l’avvento alle cariche istituzionali non determini una rottura con la realtà dalla quale provengono.
In questo miserando contesto, persino durante il ricovero di un ex Presidente del Consiglio ancora in terapia intensiva, il mondo della politica casereccia, sostenuto da quello mediatico, si sta rivelando come una delle più miserabili forme elementari di vita, coniugata ad una insufficienza culturale e morale difficilmente riscontrabile anche all’interno del mondo animale.

Questo indegno spettacolo vede ex giornalisti della Radio Rai che inneggiano alla morte del leader di partito ricoverato, mentre molti esponenti politici ragionano ed elaborano scenari politici come se Berlusconi fosse già passato a miglior vita.
Tutto questo va in scena all’interno dello spettacolo Quotidiano della politica coniugato ad un singolare silenzio degli avversari politici,
dei quali forse non si sarà avvertito l’arrivo, ma si percepisce netto l’imbarazzante silenzio.
Proprio durante una malattia, ed in particolar modo se di un avversario politico, lo stile la classe unita ad un minimo sindacale di spessore istituzionale dovrebbero indurre qualsiasi politico italiano ad augurare una pronta guarigione quanto la propria vicinanza in questo momento di difficoltà.
Viceversa, i peggiori istinti animali di questi “leader politici”, che vivono distaccati da ogni realtà valoriale ed etica, si dimostrano come miserabili entità monocellulari prive di ogni senso etico e morale, in quanto le anche dure polemiche politiche non dovrebbero mai portare al disprezzo della persona che le rappresenta.
Gli avversari politici risultano tali proprio perché si esprimono all’interno di un sistema Democratico, nel quale la contrapposizione politica non declina mai nella figura del nemico, in quanto tutti rappresentano nelle diverse identità politiche la stessa unità istituzionale: cioè lo Stato.
Tornando, quindi, di fronte alla ulteriore conferma del declino culturale ed istituzionale del nostro paese, la sua classe politica, supportata dal mondo della comunicazione, ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di rappresentare solo
la peggior parte di sé stessa.