L’ambìto Pensiero del giorno viene assegnato al direttore del Corriere del Ticino Fabio Pontiggia.
(un passo dell’editoriale odierno) “Taluni volti nuovi, abituati fin dall’inizio della loro avventura ad essere osannati e coccolati dai quadri del partito e da ciò che viene definito come base, abituati cioè ad essere sempre vincitori e sempre sulla cresta dell’onda, si indispettiscono e quasi si offendono alle prime avversità e al primo venir meno di quella iniziale riverenza. Si sentono incompresi e se la prendono con il partito che non decide e non agisce come loro vorrebbero.”

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Vorrei però dire a Pontiggia che ci sono probabilmente degli elementi che sfuggono alla nostra conoscenza. È difficile, per non dire impossibile, che si sia giunti a una decisione così drastica – che indebolisce e danneggia seriamente il PLR luganese e il PLR tutto – sulla base del nulla o di semplici capricci. Il partito e lo stesso Bertini sono stati molto discreti su ciò che avveniva lontano dagli occhi del pubblico.
Colpisce il fatalismo e la bizzarra indifferenza (o forse il sollievo?) della dirigenza locale. In ogni caso, come diceva il grande Nano (che nel marzo 2013 si trovò, da defunto, ad essere candidato e conquistò la Città per i suoi eredi): “un bel vedee l’è poch distant”.
Detto ciò, aggiungiamo che nei suoi panni noi non avremmo rinunciato.