Primo piano

Il vicino gli distrugge casa con una ruspa, lui gli spara e lo uccide | il giudice: “è stata legittima difesa”

Ad Arezzo, un uomo, alla guida di una ruspa, stava parzialmente distruggendo la casa del vicino, dopo essere letteralmente passato sopra alle due automobili, mentre questi era al suo interno e stava pranzando, per l’Epifania, assieme alla famiglia. Per evitare il rischio di morire all’interno dell’abitazione, da cui il tetto e la porta erano già stati divelti, il padre di famiglia, Sandro Mugnai, ha imbracciato la carabina da caccia legalmente detenuta e ha sparato cinque colpi. L’attentatore, di origini albanesi, alla guida della ruspa, è morto sul colpo. La ruspa è rimasta conficcata al muro della casa distrutta.

Oggi,  dopo aver constatato che prima di aprire il fuoco contro il vicino albanese che stava distruggendogli casa con la ruspa, Sandro Mugnai gli avrebbe più volte urlato di fermarsi e avrebbe sparato una prima volta a terra, il giudice ha lasciato cadere l’accusa di “omicidio colposo” sostenendo che Mugnai sparò per legittima difesa.

Come emerso da ulteriori indagini, durante “l’assedio”, il fratello di Sandro (che vive in una delle abitazioni della frazione aretina di San Polo) avrebbe più volte invitato il vicino di casa, cinquantanovenne di origine albanese chiamnato Gezim Dodoli, a calmarsi e a spegnere il motore.

Sandro Mugnai avrebbe fatto altrettanto, urlando invano.

Ad oggi la famiglia Mugnai vive da alcuni parenti, poiché la loro casa è dichiarata  e a rischio crollo per i danni subiti dalla ruspa.

Ad accogliere Mugani fuori dal carcere, il figlio. “Pensiamo, e lo pensa tutto il paese, che la scarcerazione del babbo sia giusta. Purtroppo so che questa storia non è ancora finita – ha dichiarato Mattia Mugnai, giovane figlio di Sandro, al quotidiano La Nazione -restano la tragedia e la paura che abbiamo avuto, siamo ancora sotto choc. Noi non abitiamo più a casa nostra perché la struttura è stata resa inagibile. E non so neanche se riusciremo mai più a rientrarci, viste le condizioni in cui si trova”.

Relatore

Recent Posts

Divenire l’uomo celeste attraverso l’amore. Commento alle letture del giorno, di Liliane Tami VII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

L'essere umano, attraverso la filosofia, ha sin da sempre cercato di nobilitare sè stesso. Gli…

9 ore ago

“Assalamu aleikum!”, un saluto di pace – Intervista all’imam Samir Radouan Jelassi

2012 Il 7 settembre 2012 Francesco De Maria ha incontrato l'imam Jelassi nella sua moschea…

16 ore ago

11 aprile 1987 – Nessuno ricorda questa triste data, perché?

Per ricordare questo anniversario Liliana Bressanelli ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. *…

16 ore ago

A proposito di IA

di Tito Tettamanti Lo scorso anno da queste colonne ho pubblicamente confessato la mia ignoranza…

17 ore ago

Ты однажды вспомнишь о той – Pensiero (poesia) del giorno

Da una pagina Facebook rubiamo questa tenera poesia d'amore, d'autore (per noi) ignoto. * *…

17 ore ago

Giovanni Spadolini – Un agguato al casino, di Umberto Giovine

“Ma perchè ce l’avevate tanto con Spadolini?” avevo chiesto una sera a Pavolini. “Umberto, tu…

1 giorno ago

This website uses cookies.