Si estende un giallo sulla morte del ministro degli Esteri della Bielorussia, che tra l’altro era considerato un possibile successore di Lukashenko, Vladimir Makei, che lunedì aveva in programma un incontro con il suo omologo russo Lavrov.
Mosca si dice scioccata, mentre Kiev punta il dito contro la Russia sostenendo che “potrebbe essere stato avvelenato. Possibile successore di Lukashenko, era uno dei pochi a non essere sotto l’influenza russa”.
Proprio a Kiev, nel frattempo, 130mila persone sono senza elettricità.
L’Ucraina ricorda l’Holodomor, la carestia provocata dall’Unione Sovietica di Stalin contro l’Ucraina e il presidente Zelensky ha commemorato lo sterminio per fame provocato 90 anni fa dall’Urss in Ucraina affermando che “una volta [la Russia] voleva distruggerci con la fame, ora con l’oscurità e il freddo”.
L’Ue pagherà per inviare 40mila tonnellate di grano ucraino tramite due navi.
Proprio in questi giorni l’Ucraina è devastata dal freddo, le persone sono rimaste senza riscaldamento a causa dei blackout continui provocati dai bombardamenti russi e cercano qualsiasi modo per scaldarsi. In alcuni casi i tentativi risultano letali: a Vyshgorod, nella regione di Kiev, dopo aver cercato di accendere una caldaia a combustibile solido, un uomo è morto in un’esplosione; nel distretto di Buchansky, sempre nella regione della capitale, una famiglia ha acceso un generatore elettrico in casa ed un uomo è morto per avvelenamento da monossido di carbonio, la moglie è in ospedale. Da domani al nord e nelle regioni centrali cadrà neve bagnata o pioggia, ed il gelo coprirà Paese.
