Cultura

Al museo MAN di Nuoro, arriva SENSORAMA di Cristina T. Chiochia

Un vero e proprio inganno per l’occhio quello che lo spettatore vedrà alla inaugurazione di venerdì 8 luglio ore 19.00 a Nuoro, in Sardegna. In Italia alla ricerca sempre nuova ed inedita di diversi linguaggi.

La mostra, a cura di Chiara Gatti e Tiziana Cipelletti si avvale del contributo scientifico di Baingio Pinna del Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, che ha anche recentemente pubblicato per il Mulino Editore ,il libro La percezione visiva, 2021

 Nato da un progetto di allestimento a cura di Denis Santachiara e coordinato da Rita Moro ed Elisabetta Masala, si avvale delle video installazioni a cura di Storyville. Infatti, come recita il comuncato stampa la mostra, come dice lo stesso titolo, èlalla ricerca di artifici e di amplificare impressioni ed esperienze. Dal cinema alla musica, dalla luce alle parole: “SENSORAMA adotta in modo colto e originale il modello del Museo delle illusioni e affida alle opere di artisti e videomaker contemporanei l’esplorazione della relazione tra Visione e Percezione con l’obiettivo di mostrare la complessità dei fenomeni cognitivi e il “piacere” di essere ingannati. L’illusione è la nostra realtà. Perché del mondo, là fuori, vediamo il poco che i nostri occhi sono in grado di vedere. “How your eyes trick your mind”, come gli occhi ingannano la mente, dicono gli inglesi. Il risultato è una rappresentazione delle cose che non è reale per niente. Tocca al nostro cervello orientarsi fra apparenze ed enigmi”. perchè, aggiunge sempre il comunicato stampa: “I meravigliosi paradossi dell’era digitale. Con l’installazione in realtà aumentata la “non realtà” esce dai suoi confini, allaga la nostra percezione e dà un accesso a nuovi significati in una visione/versione multilayer. Senza l’impiego di device, ma grazie all’utilizzo del proprio telefonino (Bring Your Own Device), si potrà vivere la fascinazione “intelligente e complessa” di un contenuto a più strati, indispensabile completamento della visione di un mondo in transizione”. Protagonista insomma la percezione, l’osservare, oltre il paradosso e lo sguardo, per un evento estivo in una splendida isola italiana che , affascinante per la natura e le spiagge incontaminate, diventa consapevole anche di processi di visioni amplifciate attraverso l’arte e questo museo cos fluido, che insegna a svelare. Occhi che dubitano. Indagano. Questo promette la mostra.

MK

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