
Sospiro di sollievo per il municipale di Lugano Tiziano Galeazzi, coinvolto nell’inchiesta “Pecunia Olet”, in Italia, a causa di alcuni presunti reati tributari e fallimentari che risalgono al 2011, ovvero quando Galeazzi ricopriva il ruolo di consulente patrimoniale per una banca. Sospettato di riciclaggio di denaro, Galeazzi ha sempre ribadito la propria innocenza sostenendo che ai tempi aveva semplicemente fatto il proprio lavoro. In un’epoca, tra l’altro, in cui il segreto bancario era ancora vivo e vegeto. Ora finalmente, il Tribunale di Bergamo ha prosciolto il municipale di Lugano con un non luogo a procedere, mettendo fine alla stressante vicenda.
L’UDC si è congratulato per la conclusione positiva: “Galeazzi si è sempre professato estraneo ai fatti e malgrado le critiche strumentali di alcuni media volte a indebolire anche l’UDC, sia il partito cantonale che la sezione luganese gli hanno sempre creduto appellandosi alla sua presunzione d’innocenza”.
Sul suo profilo Facebook, Galeazzi ha così commentato la notizia: “Finalmente l’odissea è finita. Guardo il futuro con altri occhi oggi, anche se sono sempre stato sereno. Ringrazio la mia famiglia che mi è sempre stata vicina, così come tante cittadine e cittadini ticinesi e luganesi. Grazie d cuore. Ai miei detrattori di questi lunghi anni, che dir loro… Dormite sereni stanotte…”.