Dopo i colloqui odierni tra le rispettive delegazioni a Istanbul, la Russia si è detta pronta a ridurre in modo significativo l’attività militare intorno a Kiev e Chernihiv. Il vice ministro della Difesa russo, Alexander Fomin, ha spiegato che l’intenzione ha lo scopo di aumentare la fiducia nei colloqui volti a porre fine ai combattimenti.
Quelli della delegazione ucraina hanno affermato di essere disposti ad accettare uno stato neutrale nel caso in cui entri in vigore un accordo internazionale in base al quale altri paesi si fanno garanti della sicurezza del Paese. “Vogliamo un meccanismo internazionale di garanzia di sicurezza in cui i paesi garanti agiscano in modo simile all’articolo 5 della NATO e ancora più fermamente”, ha dichiarato uno dei negoziatori ucraini.
Dunque dopo una giornata di colloqui, i membri della delegazione ucraina hanno delineato alcune proposte che Mosca ha detto di voler esaminare creando le condizioni necessarie per ulteriori negoziati. Gli ucraini hanno chiesto che paesi come Israele, Turchia, Francia e Germania, con il coinvolgimento degli Stati Uniti e del Regno Unito, possano garantire la sicurezza dell’Ucraina in futuro, in cambio della neutralità e dell’impegno a non ospitare basi o forze militari straniere. Suggerendo anche di tenere consultazioni con la Russia sullo stato della Crimea.
Il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, ha detto che i paesi garanti sarebbero legalmente coinvolti nella protezione dell’Ucraina da qualsiasi aggressione in un accordo sostenuto dai rispettivi parlamenti.
I colloqui di oggi, dove ha partecipato anche Roman Abramovich, sono stati giudicati costruttivi da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente russo. Un cambiamento potenzialmente importante a più di un mese dall’inizio dell’invasione.
Il negoziatore ucraino David Arakhamia, ha affermato che ci sono le condizioni sufficienti per un incontro diretto tra i due capi di Stato. Non è chiaro però se la promessa della Russia sia davvero uno sforzo per creare fiducia oppure una decisione strategica. Mosca, che al momento è stata incapace di circondare rapidamente la capitale ucraina, si è focalizzata nel sud-est del paese.
I commenti comunque hanno sollevato alcune speranze di una possibile risoluzione del conflitto. Il ministro degli Esteri turco, Mevlüt Cavusoglu, ha affermato che entrambi le parti si stanno avvicinando, e che i colloqui dovrebbero portare in primo luogo ad un incontro tra i ministri degli Esteri russo ed ucraino.
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