Esulta, Biden, per la propria continua, incessante, resistenza armata, economica e politica “stiamo vietando tutte le importazioni di petrolio, gas ed energia russi” ha twittato, il 46esimo presidente USA “Ciò significa che il petrolio russo non sarà più accettabile nei porti statunitensi e il popolo americano infliggerà un altro potente colpo a Putin”. Quindi, il 79enne presidente statunitense, annuncia nuove sanzioni contro la Russia.
Dall’altra parte del mondo, il leader ucraino Zelensky, ringrazia gli Stati Uniti per lo stop all’import incoraggiando “gli altri Paesi a fare altrettanto”. Il leader ucraino ringrazia Biden twittando: “Grato agli Stati Uniti e alla leadership personale del presidente americano per aver colpito e al cuore della macchina da guerra di Putin e bandito petrolio, gas e carbone dal mercato statunitense. Incoraggio altri Paesi e leader a seguire l’esempio”.
Biden è consapevole delle terribili ripercussioni della propria, irosa e isterica guerra alla Russia, infatti ha dichiarato: “da quando Putin ha iniziato la sua operazione militare ai confini ucraini proprio da allora, il prezzo del gas e del pompaggio americano di 75 centesimi. E con questa azione, salirà ulteriormente. Farò tutto il possibile per ridurre al minimo questo impatto” ma intanto la guerra spinge il petrolio (e il Bitcoin) alle stelle e il Brent sale sopra ai 103 dollari.
L’Ue, al guinzaglio degli USA, ha annunciato che taglierà due terzi dell’import del gas russo entro l’anno, lo ha detto sempre Biden-Padrone, dichiarando che “in coordinamento con i nostri partner, abbiamo già annunciato che rilasceremo 60 milioni di barili di petrolio dalle nostre riserve petrolifere congiunte. La metà viene dagli Stati Uniti”. Così, il 46esimo capo d’America ha sancito la decisione statunitense di bandire il petrolio e il gas russo, con il consenso bipartisan del Congresso, sottolineando che con la Nato, la Ue e i nostri alleati “siamo totalmente uniti”.
Per tutta risposta, il direttore del dipartimento per la Cooperazione economica del ministero degli Esteri di Mosca, Dmitry Birichevsky, ha dichiarato che la Russia sta lavorando ad una risposta “rapida” e “ponderata” alle sanzioni imposte dall’Occidente. Il presidente russo ha risposto firmando un decreto per la preparazione di una lista di paesi con i quali bloccare l’import-export.
Il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nel suo intervento in plenaria al Parlamento europeo, ha sottolineato l’impatto che avrà la guerra anche a livello economico: “Indubbiamente questi eventi drammatici, anche con le sanzioni contro la Russia e le controsanzioni russe, non aiuteranno le economie europee”, ha spiegato. “Vedremo più pressione sui prezzi delle derrate alimentari, sull’energia, sulla nostra economia generale. Certo, la nostra valutazione è che ci sarà un impatto forte ma è un prezzo che vale la pena pagare per difendere la pace e la libertà”.
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