Estero

Assalto armato all’università di Heidelberg. Il killer era uno studente

Tragedia in Germania, nell’Università della città di Heidelberg, dove un giovane di 18 anni  armato di fucile ha fatto irruzione in un’aula dell’ateneo e ha  sparato a ripetizione colpendo quattro persone. Nel momento della sparatoria infatti, nell’aula c’erano 30 studenti che seguivano una lezione. Tre vittime su quattro, un ventenne di origini italiane e due ragazze di 19 e 21 anni, hanno riportato ferite leggere alla schiena, viso e gambe. Purtroppo una quarta ragazza di 23 anni è stata colpita alla  testa ed è morta poco dopo all’ospedale. L’assalitore si è suicidato dopo aver compiuto il folle gesto. 

Si tratta di un 18enne che studiava proprio nell’ateneo di Heidelberg cercando di conseguire una laurea di biologia. Prima di mettere in atto la sparatoria avrebbe mandato un messaggio al padre via WhatsApp dicendo “Devono essere puniti”. Per ora la polizia esclude un movente religioso o politico, l’ipotesi più accreditata è quella della vendetta, un delitto passionale. Dalle prime informazioni emerse sembrerebbe che il giovane abbia sofferto di problemi psichiatrici in passato. Nonostante questo, è comunque riuscito a procurarsi illegalmente due armi comprandole all’estero. 

Gli studenti dell’istituto si dicono terribilmente scossi dall’accaduto: “Siamo sotto shock. Questa è una catastrofe che va al di là di ciò che è immaginabile possa accadere tra lezioni, esami e vita universitaria”, ha dichiarato il rappresentate Peter Abelmann.  Il cancelliere tedesco Olaf Scholz invece ha detto  che apprendere che una cosa simile sia accaduta “gli spezza il cuore”. 

Il sindaco Eckart Würzner ha espresso tutto il suo cordoglio su Facebook: “Oggi è un giorno spaventoso per noi tutti. In questo campus batte il cuore di Heidelberg, città della scienza. Persone di tutto il mondo studiano, fanno ricerca e lavorano alle soluzioni per un futuro migliore. Che in questo mondo un criminale faccia irruzione e ferisca gravemente delle persone lascia me e tutta la nostra comunità senza parole”. 

Le indagini intanto proseguono per fare luce sulla vicenda. 

MK

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