Un team dell’Istituto andaluso del patrimonio storico in collaborazione con l’università di Siviglia avrebbe individuato la possibile ubicazione del tempio di Ercole Gaditano a Cadice sulla costa atlantica della Spagna, probabilmente dedicato alle “colonne d’Ercole” che il semidio greco avrebbe posto tra l’Europa e l’Africa, segnando un limite invalicabile, che solo l’Ulisse di dantesca memoria, avrebbe osato superare, venendo punito con la morte.
Il tempio, più grande di quanto originariamente si pensasse, reca i propri resti estesi più a nord, verso la spiaggia di Camposoto a San Fernando.
Strabone nella Geografia (14 d.C. ca) riporta come il santuario sarebbe stato visitato prima da Annibale poi da Giulio Cesare.
L’età moderna aveva perduto la nozione dell’ubicazione del tempio, e da anni gli archeologi la stanno cercando.
Ora, gli archeologi indagheranno l’area nel tentativo di ricostruire la storia e determinare la cronologia, la tipologia e gli usi di ciascuna delle strutture che hanno scoperto.
Secondo lo studio dei ricercatori del Dipartimento di Preistoria e Archeologia dell’Università di Siviglia il sito dedicato al semidio greco sarebbe stato un grande complesso portuale, attivo tra III e I secolo a.C.
La scoperta riporta luce sulle fonti storiche di ogni mito.
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