
Puntualissimi alle ore 11 si sono presentati ai giornalisti Fulvio Pelli, Martino Rossi, Maria Clara Magni (in rappresentanza di tre associazioni ambientaliste), Danilo Baratti (Verdi Lugano) e Tamara Merlo (Più Donne).
Al progetto approvato dal Municipio (unanimità) e dal Consiglio comunale (49 Sì, 5 No, 1 ast.) i relatori non hanno concesso assolutamente nulla. È sbagliato alla radice, faraonico, finanziariamente insostenibile, speculativo (eccetera). In poche parole: l’Esecutivo e il Legislativo l’hanno fatta grossa.
Riassumiamo qui per l’essenziale le ragioni del No.
— Il progetto, inutilmente, va al di là delle esigenze sportive
— l’onere finanziario per la Città (o meglio: per i contribuenti) risulterà insostenibile; in particolare, gli interessi concordati con Crédit Suisse e HRS Real Estate sono “fuori mercato”
— è falso che non esista un piano B. Nel senso che il ruolo del piano B potrebbe essere assunto dal “piano A.1”, cioè dal progetto “Sigillo” che vinse il concorso nel 2012/13
— è falso che una vittoria del No comporterà un’attesa di 10 o addirittura 20 (!) anni
Naturalmente non è finita qui. È sbagliato spostare un centinaio di impiegati comunali a Cornaredo, sbagliato mandare i nostri giovani calciatori a giocare al Maglio, sbagliato trasferire la Polizia comunale al blocco dei servizi, sbagliato dare via libera alla speculazione edilizia lasciando edificare 4 palazzi che rimarranno sfitti, sbagliato costruire (dove ora sono i posteggi) una nuova strada a quattro corsie e … il parco ecologico è un’illusione, uno specchietto per le allodole.
La lista degli “errori” è praticamente infinita. Ciò è dovuto anche alla natura del progetto “da mezzo miliardo” (Pelli dixit) che è grande e complesso e presenta molte sfaccettature (= punti da attaccare).
Non è mancato un caldo “pianto greco” sulle fantastiche finanze dei fautori del Sì, cui si contrappone una tragica penuria di mezzi sul versante dei guerrieri del No. Qui però tocca a noi manifestare perplessità. Si è mai vista un’azione politica capitanata da Fulvio Pelli rimanere senza quattrini? È vero che il mondo cambia, ma non è cambiato fino a questo punto!
Giustamente, a nostro parere, i 5 relatori hanno evitato di addentrarsi in considerazioni politiche. Questo lo faremo noi, non appena ne avremo il tempo.
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Pelli nella sua saggezza ha detto: “è bene che voti il popolo”, e questo è esattamente il nostro pensiero. La decisione non può essere lasciata a quei 49 consiglieri comunali (intimiditi? proscritti? angosciati dalle imminenti elezioni?) che hanno emesso il fatale – ma non definitivo – Sì. Il voto popolare dovrà essere accettato da tutti. Se passerà il No sarò il primo a congratularmi con il vittorioso Uomo del Monte (che, contrariamente al suo costume, questa volta dice No).
Lo schieramento partitico (che non dice tutto) è il seguente. Lega e UDC favorevoli. PPD favorevole e compatto dietro Lombardi. PLR in parte favorevole dietro Badaracco (capodicastero Sport). PS in parte favorevole dietro Zanini-Barzaghi.
PLR in parte contrario dietro Pelli, con la mini-galassia rotante attorno all’ex presidente (che è stato all’altezza della sua parola, e questo ci è piaciuto). Parte del PS contraria, disposta a fare un dispettuccio a Cristina. I Verdi logicamente contrari. L’estrema sinistra contraria, e in evidenza l’MPS che ha brillantemente raccolto 5000 firme (immaginiamo con qualche valido aiuto).
I referendisti vogliono impedire all’amata Città di rovinarsi (quanto meno è ciò che lasciano intendere). Ma un obiettivo ancora più importante potrebbe essere quello di dare una solenne lezione al Municipio (sul Polo: ufficialmente unanime). Un municipio da otto anni a maggioranza relativa leghista (o Lega-UDC con la new entry Galeazzi).
Una sconfitta del Polo sarebbe un duro colpo per la Lega. E un inquietante segnale per il 2024.