In questa epocale battaglia Ticinolive non è neutrale, ma rimane aperto e darà spazio e voce a entrambi i campi.
Oggi abbiamo ricevuto, da Fulvio Pelli e Martino Rossi, questo primo documento che evidenzia gli argomenti fondamentali proposti dai sostenitori del NO. I media avranno diritto a una conferenza stampa indetta per giovedì. Noi ci saremo.
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Il Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) è stato definito “un progetto nato male e che finirà peggio”: noi vogliamo invece che finisca meglio, con un Polo Sportivo a Cornaredo più completo e a minor costo. La premessa: NO al progetto del Municipio, il prossimo 28 novembre!
Il Polo Sportivo e degli Eventi (PSE) è stato definito “un progetto nato male e che finirà peggio”: noi vogliamo invece che finisca meglio, con un Polo Sportivo a Cornaredo più completo e a minor costo. La premessa: NO al progetto del Municipio, il prossimo 28 novembre!
No allo sperpero di denaro e di terreni pubblici
La scelta del Municipio sperpera denaro e beni pubblici. Per realizzare due opere pubbliche necessarie (stadio omologabile per la Super League e Palazzetto dello Sport) dal costo massimo (ed esagerato) di 167 mio se ne impongono altre private per oltre 218 mio, con la cessione per 90 anni di quasi 33’000 m2 di terreni pubblici a Cornaredo: a società del gruppo Credit Suisse, per realizzare uffici e abitazioni, che a Lugano sono in eccesso e sfitti. La pista di atletica e i campi di allenamento spostati a sud (costo 11 milioni) implicano che le squadre giovanili e il FC Rapid lascino Cornaredo per il Maglio di Canobbio (altro investimento di 37 mio) e costringe i giovani a inutili e poco ecologici spostamenti.
No a un progetto ambientalmente e urbanisticamente inappropriato
Questo progetto contraddice il principio costituzionale di uno sviluppo territoriale razionale, parsimonioso e commisurato ai bisogni e crea, in contrasto con la moratoria federale, nuove zone edificabili private su terreni destinati ad opere pubbliche. Lo spostamento a Cornaredo dell’amministrazione comunale danneggia il fragile equilibrio dei quartieri centrali. La mobilità supplementare, prevista essenzialmente con mezzi privati, genera ulteriore traffico in una zona già satura.
Priorità alla realizzazione dello stadio e del palazzetto dello sport
Se il progetto municipale sarà respinto, si potranno realizzare in tempi brevi stadio e palazzetto dello sport, con un risparmio di quasi 50 mio sugli investimenti (Maglio e pista d’atletica). L’onere complessivo sui conti della città si ridurrebbe e con esso l’aumento del moltiplicatore d’imposta, che in realtà sarebbe di 4-6 punti e non 2-3 punti come indicato dal Municipio.
Stadio e palazzetto dello sport sono pronti per essere realizzati senza opposizioni
Giustamente il Municipio di Lugano ha presentato domande di costruzione separate per ogni struttura del Polo sportivo e degli eventi. Poiché non vi sono opposizioni a stadio e palazzetto, ma solo alle opere non sportive inutili per il bene pubblico, le licenze edilizie per le infrastrutture sportive si otterranno senza difficoltà.
Rimane l’interesse del privato a realizzare stadio e palazzetto dello sport
HRS può mantenere il mandato di coordinare i lavori per lo Stadio e il Palazzetto: è il suo mestiere principale. HRS e Credit Suisse hanno offerto un anticipo del finanziamento ma pretendono per gli investimenti sportivi interessi esagerati e la cessione dei terreni in diritto di superficie per 90 anni per quelli extra-sportivi. Il
Municipio dovrà rinegoziare l’accordo finanziario e verificare una criticità dell’opera: l’importanza dello scavo in profondità.
Possibili soluzioni di finanziamento alternative
Se HRS e Credit Suisse rinunciassero a rivedere l’accordo con la Città, l’alternativa è di emettere un prestito obbligazionario della Città (con la collaborazione di BancaStato) per finanziare stadio e palazzetto, con interessi di mercato oggi inferiori a quelli pretesi dai partner attuali.
Vanno realizzate solo le opere necessarie per lo sport e la collettività
Vincesse il NO, occorreranno in tempi brevi tre decisioni strategiche, destinate a garantire l’interesse pubblico:
Il comitato di opposizione al PSE del Municipio
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