« Per Monnet, Marjolin e gli ispiratori del trattato di Roma, la discriminazione economica è un’arma politica che, da un lato, deve rinforzare la coesione della comunità [europea], dall’altra portare i contrari a pentirsene. » si legge in un rapporto del Consiglio Federale risalente al 1960.
Swissair fu vittima dell’accentramento delle regolamentazioni statali nell’allora CEE, che la escludevano dalla maggior parte delle tratte commerciali continentali che fino ad allora serviva. Nei fatti, fu la prima vittima svizzera di rilievo di quel sistema discriminatorio descritto nel 1960, tuttora vivo e che continua a produrre danni, nonostante a Berna pensino di poterli evitare pagando miliardi. E fu, prima di fallire, uno dei tanti grimaldelli usati per portare all’approvazione popolare del sempre più inutile primo pacchetto di accordi bilaterali (quello comprendente anche la libera circolazione), avvenuta il 21 maggio 2000.
Swissair sopravvisse sedici mesi a questi accordi, definiti di « capitale importanza » per « rimanere indipendente anche in futuro ». Oggi ciò che resta di Swissair è di proprietà di Lufthansa.
Ricordando Swissair, altra vittima di quel fatale 2001.
Commento di tbq
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Abbiamo scelto questo commento a causa dell’anniversario, ma soprattutto per la riflessione che esso contiene sulla “discriminazione” e sul tentativo (in genere vano) di, superarla “pagando”.
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A me invece risulta che Swissair fu vittima dei suoi stessi manager che assieme alla sopravvalutata società di consulenza McKinsey implementarono la strategia Hunter che prevedeva l’acquisto di compagnie aeree più piccole che navigavano in cattive acque per ristrutturarle.
Strategia Hunter studiata nel 1994 proprio in risposta all'esclusione di cui parlavo (avvenuta a partire dal 1991), oltre che dal fallimento di precedenti tentativi di alleanza con altre compagnie aeree continentali. Alla fine di quelle piccole compagnie aeree in difficoltà a Swissair interessavano più che altro i diritti di collegamento. Famosa è stata la belga Sabena, ad esempio, il cui acquisto permetteva di collegare l'aeroporto di Bruxelles e soprattutto di dimostrarsi attrattiva all'allora partner Delta Airlines... che poi abbandonò l'alleanza per unirsi ad Air France e allo SkyTeam, a cui fu vietato a Swissair di collaborare.
Che alla fine la toppa (le tante toppe, diciamo) sia risultata peggiore del buco è un discorso a parte e corretto. Ma il punto di partenza, il buco a cui si cercò di mettere una toppa, è stato quello.