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Finché non verrà creato un ambiente islamico sicuro, frequentare o lavorare all’Università di Kabul è un’opzione preclusa alle donne. Lo ha annunciato il rettore universitario nominato dai talebani, Mohammad Ashraf Ghairat, minacciando sempre più i loro diritti in Afghanistan.
“L’Islam prima di tutto”, ha scritto Ghairat via Twitter. “L’Università di Kabul mirerà a diventare un centro per tutti i veri musulmani del mondo, per raccogliere, ricercare, studiare e islamicizzare la scienza moderna. Daremo il benvenuto a studiosi e studenti pro musulmani per beneficiare di un vero ambiente islamico”, ha sottolineato Ghairat nel suo messaggio personale.
Al momento dunque, quasi 10 mila donne che studiano all’università, ovvero il 43% del corpo studentesco, devono rimanere a casa. Sono ritornate ad una forma di repressione nota negli anni ’90, quando le donne erano bandite dall’istruzione e dal lavoro e non potevano uscire di casa se non accompagnate da un parente maschio.
Erano stati compiuti significativi progressi nell’istruzione delle donne dopo la cacciata dei talebani nel 2001. Triplicate il numero delle scuole e l’alfabetizzazione delle donne era salito al 30%, conquistando negli ultimi venti anni un diritto fondamentale che ha concesso loro la possibilità di entrare nel mondo del lavoro, diventando legislatori, giudici, piloti e agenti di polizia.
Le Nazioni Unite si sono dette profondamente “preoccupate” per la poca inclinazione a onorare i diritti acquisiti e il futuro dell’istruzione femminile. Da quando i talebani hanno preso il potere in Afghanistan, hanno emanato una serie di diktat, la maggior parte dei quali proprio per limitare i movimenti delle donne. All’inizio di questo mese, hanno vietato alle dipendenti di sesso femminile di entrare nel ministero per gli Affari femminili consentendo l’ingresso nell’edificio solo agli uomini. Il dicastero è stato riadattato a ministero per la Promozione della virtù e la prevenzione del vizio. Già noto per la pessima fama di polizia morale.
Le donne scese in piazza per protestare contro la repressione dei talebani sui loro diritti, sono state picchiate e allontanate con la violenza ed è stato loro impedito di mnifestare.