Sotto il direttor Maurizio Canetta (e predecessori) una parte politica, sicuramente importante, si era a lungo lamentata della parzialità dell’informazione pubblica, di monopolio e di Stato, pagata da tutti i cittadini.
Sotto la conduzione di Mario Timbal, nuovo e dinamico direttore, le cose stanno fortunatamente cambiando. Ne abbiamo avuto la dimostrazione oggi stesso, ascoltando in Modem il dibattito sul caso Ceruso-Bignasca-Aldi (sindacato Ti Sin).
Hanno partecipato: Samantha Bourgoin (verde, contraria), Natalia Ferrara (PLR radicale, duramente contraria), Pino Sergi (leader dell’MPS, contrario, al telefono). Per un paio di minuti è intervenuto al telefono Daniele Caverzasio (Lega dei Ticinesi, blandamente contrario).
Il nuovo corso lascia bene sperare. Ci pentiamo di avere votato Sì alla soppressione del canone, poiché eravamo ciechi di fronte a un possibile/probabile miglioramento. Facciamo debita ammenda.
Addendum (ore 20) Questo “pensiero del giorno” pretende dall’Ente di monopolio e di Stato la correttezza dell’informazione (che non c’è).
Sul CCL in sé si può discutere. La prima obiezione (ovvia) è che esso sembra favorire ed incentivare il frontalierato.
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