Non è, ovviamente, fulmine a ciel sereno perché il popolo era stato preavvertito più volte. Covid Pass (temuto dagli esercenti) nei ristoranti (sale interne), luoghi della cultura e del tempo libero, eventi al chiuso.
Il Consiglio federale giudica la situazione troppo preoccupante e dunque ha deciso, oggi 8 settembre, di imporre la drastica misura che da parecchi giorni fluttuava nell’aria. Il decreto è stato preceduto da una serie di notizie allarmanti: “la situazione negli ospedali è seria e non migliora”, “mancano letti in cure intense”, “la Svizzera maglia nera d’Europa(!)”.
Non sappiamo (e a noi sembra importante) se il governo abbia preso la decisione all’unanimità. Probabilmente no.
Come tutti sanno, ma lo ricordiamo, Covid Pass significa vaccinato, o guarito, o tampone negativo recente. Il Covid Pass viene imposto a partire dall’età di 16 anni. Il provvedimento potrà essere revocato se la situazione migliora.
Ticinolive osserverà con attenzione le reazioni politiche e sociali, di qualsiasi segno esse siano. L’opposizione al governo vede l’obbligo del Pass come un obbligo indiretto di vaccinazione (che tuttavia l’autorità non vuole ammettere), contrario alla libertà.
L’inverno 20/21 fu lunghissimo e lugubre, un nuovo inverno ci attende al varco. A dire il vero, non è ancora cominciato l’autunno.
Liliane Tami https://www.fdfa.admin.ch/europa/it/home/aktuell/medienmitteilungen.html/content/europa/it/meta/news/2025/3/25/104643 Berna, 25 marzo 2025 – La consigliera federale Élisabeth Baume-Schneider ha partecipato…
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