Fitta presenza di giornalisti alla conferenza stampa odierna, animata dal Capo dicastero cultura on. Roberto Badaracco, dal Direttore generale Michel Gagnon e dal Direttare della stagione teatrale Carmelo Rifici. La speranza di tutti – del Municipio, dei dirigenti, degli artisti, del pubblico luganese, nazionale ed internazionale – è che si torni al più presto alla normalità (o forse sarebbe più prudente scrivere “normalità”). Diciotto lunghi mesi sono passati sotto la minaccia e il pesante condizionamento del virus. Anche il LAC ha sofferto. Ma riparte con gioia e con speranza.
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Dal 9 settembre 2021 si torna in sala. Dopo una stagione interrotta dalla pandemia, in cui il LAC si è reinventato ideando nuovi progetti e linguaggi creativi, il centro culturale presenta una rassegna ricca e variegata, con numerose produzioni, che non mancherà di sorprendere. Aperta da oggi la prevendita per gli spettacoli in programma fino al 22 dicembre su www.luganolac.ch.
La stagione 2021/22 si articola in 63 titoli per 135 alzate di sipario, tra proposte di prosa e teatro contemporaneo, grandi compagnie di danza e musical di successo, straordinari interpreti e giovani talenti. Una stagione in cui la produzione riveste un ruolo sempre più importante, insieme alle numerose coproduzioni, ai progetti di residenza e alle collaborazioni, che rendono il LAC sempre più un luogo di creazione, visioni e scoperta. I numerosi eventi si rivolgono a un pubblico il più ampio possibile, coniugando tradizione e sperimentazione, che potrà “riappropriarsi” del centro culturale in totale sicurezza, grazie alla rigida osservanza delle regole sanitarie dettate dalle autorità federali e cantonali.
Produzione
La stagione si apre nel solco della produzione, che quest’anno prevede 13 debutti, 6 residenze artistiche, un progetto speciale sviluppato per la creazione nel campo della danza, LAC Dance Project, e il ritorno in forma di salotto cinematografico di Lingua Madre – Capsule per il futuro, la proposta digitale del LAC a cui è stato attribuito il Premio Hystrio Digital Stage 2021.
È proprio una nuova produzione ad aprire la stagione. Gio 09 e Ve 10.09 torneremo in Sala Teatro per vedere la più celebre delle commedie shakespeariane, Sogno di una notte di mezza estate, lavoro in cui Andrea Chiodi, già regista de La bisbetica domata, dirige un cast di 14 attori.
Nella prima parte di stagione vedremo finalmente due produzioni annunciate la scorsa stagione e mai andate in scena: Fedra di Leonardo Lidi (Ma 28 e Me 29.09), lavoro che prelude la 30a edizione del FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea, e La bottega del caffè (Ma 09 e Me 10.11), in cui Igor Horvat, attore dalla solida carriera, affronta la sua prima prova registica importante. Dopo la residenza estiva ritorna al LAC la Compagnia Finzi Pasca (da Ma 27.10 a Ma 02.11) con la nuova creazione Nuda, di cui Daniele Finzi Pasca è autore e regista.
Il sempre più articolato bouquet produttivo ci svelerà gli attesi debutti di Bros di Romeo Castellucci (Sa 09 e Do 10.10 durante il FIT), nuovo lavoro dell’artista romagnolo, riferimento della scena contemporanea internazionale che ha scelto il LAC per la sua prima assoluta; di La notte è il mio giorno preferito (Ve 29.10), creazione di una delle più interessanti danzatrici italiane, Annamaria Ajmone; di Diplomazia di cui sono protagonisti Elio De Capitani e Ferdinando Bruni (Ve 03 e Sa 04.12), mentre nel mese di febbraio vedremo l’ultimo lavoro del giovane e talentuoso Stefano Cordella che adatta e firma la regia La coscienza di Zeno, tratto dalla nota opera di Italo Svevo (Me 16 e Gio 17.02).
Nutrita anche la presenza di nuove proposte delle realtà del territorio, prodotte o coprodotte dal LAC: Eutopia della compagnia ticinese Trickster-p (da Ve18.03 a Do 27.03), KISS! (Loving Kills), secondo capitolo dell’indagine sui sentimenti del collettivo ticinese Treppenwitz, qui diretto da Camilla Parini (da Ma 23 a Sa 26.03), frutto di una residenza al LAC, e per il pubblico più giovane Il libro di tutte le cose, coprodotto con il Teatro Pan (Do 10.10). Il prossimo mese di marzo sarà la volta della prima assoluta di Le relazioni pericolose, nuova fatica registica di Carmelo Rifici (da Lu 07 a Me 09.03).
Debuttano anche due lavori con un importante coinvolgimento del digitale: Nel mezzo dell’inferno di Fabrizio Pallara, un progetto esperienziale che si avvale dell’uso della realtà virtuale (da Gio 25 a Do 28.11) e Metastasis di Gabriele Marangoni (Me 15.12), ora in forma compiuta dopo l’anteprima in Lingua Madre.
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