Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

Purtroppo aveva ragione la Lega ….
Da alcuni giorni oltre agli innumerevoli cantieri edili già in corso il Municipio di Losone ne ha uno nuovo di zecca: il Muro del pianto. Da quanto si è potuto apprende dai media la Variante di Piano regolatore per il cambio di destinazione del comparto ex Caserma San Giorgio, già destinata sin da principio a naufragare a causa della dilettantistica stesura della stessa é stata definitivamente affossata dal Tribunale amministrativo cantonale.
A nulla erano serviti nel corso della seduta del Consiglio comunale del 16 dicembre 2020 sia i fondati dubbi formulati in merito dalla Capogruppo leghista Bea Duca e il dettagliato e documentato rapporto di minoranza allestito dall’allora consigliere leghista e membro della Commissione piano regolatore Orlando Guidetti. Quest’ultimo in modo chiaro e netto ha pure oralmente cercato di spiegare ai presenti come quanto messo in votazione non corrispondesse né con la prassi e tantomeno con la legge.
Invece di ascoltare facendosi una propria opinione, nel corso del citato intervento due municipali hanno preferito sguagliarsela in sordina e una parte del legislativo borbottando parole incomprensibili ha prematuramente abbandonato la sala. La successiva votazione del Messaggio municipale 119 é poi largamente passata con 26 favorevoli e 3 (leghisti) contrari.
Passare ora la Pepa tencia per la giustamente incassata batosta ai cittadini ricorrenti è un affronto alla democrazia e la classica reazione degli eterni «a ghem sempar fai inscì» per antonomasia abituati dopo aver tirato il sasso a nascondere la mano dietro alla schiena. Ora abbiamo un serio problema da risolvere ma grazie alla solerzia del Municipio sappiamo almeno chi sono i colpevoli …. e nel frattempo nümm a pagum!
Flavio Laffranchi, Losone (ex decano del Consiglio comunale)