“Gli autogestiti sono il principale problema di Lugano? No, non lo sono, ma non perché siano bravi, buoni e giusti a prescindere, come qualcuno vorrebbe farci credere nell’acritica celebrazione di chissà quale apporto alla «biodiversità culturale», ma perché rappresentano una parte minoritaria della società luganese e ticinese. Non sono il centro del mondo e i numeri della partecipazione alla manifestazione di sabato scorso non devono trarre in inganno. È stato più l’effetto dell’«operazione ruspa», con il suo significato simbolico, che una reale condivisione dei valori «molinari» a far scendere in piazza l’indignazione.”
Bruno Costantini
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Abbiamo letto con sollievo l’editoriale odierno del Corriere a firma Bruno Costantini, che tenta di inalzare un argine all’isteria che sembra essersi impadronita di una parte della nostra società.
Il Municipio, eletto da scarsi due mesi, è sotto attacco (per motivi assolutamente comprensibili). Ben vero, l’occasione l’hanno data ai loro avversari – quelli che pensano che il 18 aprile i luganesi si siano sbagliati a votare, e non appartengono solo alla sinistra ufficiale. Potevano darla o non darla ma “capo ha cosa fatta” (Inferno XXVIII).
Il Municipio, anche se ospita un’opposiziome interna, sia cosciente della sua forza. Agisca rapidamente. Trattando con il Cantone elabori e proponga una soluzione cantonale accettabile.
Le prossime elezioni non sono adesso, le attendiamo per il 2024.
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