Ci sono due Saman, nella ragazza scomparsa a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. C’è la Saman dagli occhi nocciola e dai lunghi capelli marroni, con un fiore tra i capelli e lo sguardo sognante: una 18enne come tante, addirittura un tantino più dolce della media, almeno dallo sguardo. La Saman che avrebbe voluto vivere la propria vita, come tutte le donne. Poi c’è la Saman dal volto incastrato nello scafandro islamico, un velo nero teso a coprirla sin sotto il mento, con gli occhi nascosti da sopracciglia obbligatoriamente incolte e lo sguardo velato da un paio di occhiali. È la Saman che avrebbe voluto studiare, ma che ha dovuto soccombere ad una vita di segregazione, quella impostale dal padre.

Coloro che l’hanno generata (a livello unicamente di genetica, s’intenda), l’hanno anche uccisa. La giovane pakistana si era opposta a un matrimonio combinato, poi è scomparsa nel nulla. A Novellara per Saman Abbas si teme il peggio, dopo che il cugino della ragazza, il 28enne Ikram Ijaz è stato arrestato una settimana fa in Francia, mentre tentava di scappare: in giornata si attendono novità sulla consegna dell’indagato da parte della Francia all’Italia. Già dalla giornata di ieri si sono intensificati i contatti tra gli investigatori italiani e quelli d’oltralpe grazie dell’intermediazione del Servizio di cooperazione internazionale della polizia criminale del Ministero dell’Interno, per accelerare i tempi per la consegna del presunto criminale.

Oltre a Ikram Ijaz sono indagati i genitori di Saman, uno zio e un altro cugino, tutti latitanti.

Le ricerche del corpo della giovane donna, continuano a Novellara, dove, sempre oggi, è previsto per le 11 un sopralluogo del pm Laura Galli, titolare delle indagini, Sul caso indagano anche i carabinieri, mentre proseguono intanto le attività con carotaggi, impiego dei cani e da oggi sarà utilizzato l’elettro magnetometro.