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Tregua tra Netanyahu e Hamas

Duecento settantasette vittime, di cui sessantacinque bambini trentanove donne, e millenovecento feriti dopo (palestinesi), sulla Striscia di Gaza non piovono più razzi palestinesi né missili israeliani.

Il premier Benjamin Netanyahu ha approvato il cessate il fuoco su Gaza, dopo una seduta di presidenza al Gabinetto per la Sicurezza israeliano.  Dopo undici giorni di guerra, la richiesta del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden di cessare il fuoco, è stata approvata da Israele.

La portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha dichiarato: “Ora la ricostruzione di Gaza è prioritaria, non per Hamas ma per la popolazione palestinese”. Gli USA dunque confermano il loro impegno a ricostruire della Striscia dopo la recentissima distruzione e l’altrettanto recente cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

È avvenuto, inoltre, un colloquio telefonico tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen, come dichiarato dalDipartimento di Stato, in una dichiarazione nella quale è stato sottolineato che le due entità hanno discusso del cessate il fuoco fra Israele e Hamas e delle “misure per mantenerlo”.

L’accordo per cessare i combattimenti fra Israele e Hamas è stato ottenuto con la mediazione dell’Egitto e dalle Nazioni Unite.

Ora, nel sud di Israele, sembra si stia ritornando alla normalità, mentre le autorità militari si apprestano a revocare le misure di emergenza imposte alla popolazione.

Secondo un bilancio meditato dal Dome, il sistema di sicurezza che ha intercettato il 90% dei razzi di Hamas, un milione e mezzo di abitanti del Sud e del Centro di Israele sono stati costretti a vivere nei rifugi sotterranei. Dodici le perdite umane, centinaia i feriti.

Si registrano ancora scontri sulla Spianata delle Moschee di Gerusalemme, dove, al termine delle preghiere islamiche del venerdì, si sono verificati tumulti.

La folla è stata dispersa dagli agenti Israeliani con granate assordanti, anche se nel tumulto di ieri non ci sarebbero stati feriti. La scorsa notte, sempre alla Spianata delle Moschee una folla di palestinesi ha fatto esplodere fuochi d’artificio per festeggiare il cessate il fuoco a Gaza inneggiando alle Brigate Ezzedin al-Qassam, ala militare di Hamas, e provocando, quindi, continui scontri.

Nel frattempo Hamas rivendica la ‘”vittoria” nel conflitto con Israele, promettendo di “ricostruire” le case distrutte dagli attacchi israeliani.

D’altro canto, il premier Benyamin Netanyahu ha invece dichiarato “il nostro obiettivo era riportare calma e sicurezza i cittadini di Israele e questo abbiamo fatto. Abbiamo inferto ad Hamas un danno massimo, con 11 giorni di guerra sono state cambiate le regole del gioco e lo sono anche per il futuro. Se Hamas pensa che accetteremo lancio sporadico di razzi, si sbaglia. Ciò che è valso per il passato non varrà per il futuro”.

Netanyahu ha quindi ringraziato Biden per “l’appoggio dato al diritto di difendersi di Israele”, nonostante, nella palese ambiguità, il Presidente degli Stati Uniti avesse spinto affinché Netanyahu cessasse gli attacchi ad Hamas. Dal canto suo, ora, il presidente Usa ringrazia il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi per la mediazione del cessate il fuoco. Mentre, sempre in ambito statunitense, il segretario di Stato americano Antony Blinken si recherà in Medio Oriente nei prossimi giorni per incontrare ambo le parti per lavorare insieme e costruire un futuro migliore per israeliani e palestinesi, come dichiarato.

Il Premier Israeliano è stato infatti attaccato dal centrista Yair Lapid per “la gestione inefficace del conflitto con Gaza”. Secondo Lapid, “le comunità al confine con Gaza e i cittadini Israeliani hanno sofferto per il pesante lancio di razzi e non hanno ottenuto risultato”. In questo si paleserebbero “I fallimenti di Netanyahu”, esendendosi, secondo il centrista “dal Monte Meron a Gaza, dal Monte del Tempio a Lod”. Lapid preme, dunque, per le dimissioni o il passaggiodi potere di Netanyahu. “Per lui” ha detto “il tempo è finito”.

Nel mondo, intanto, si moltiplicano le esultazioni per la Pace. Il Pontefice Francesco ha detto “Ringrazio Dio per la decisione di fermare gli scontri armati e auspico che si percorrano le vie del dialogo e della pace”, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha scritto che “solo una soluzione politica porterà a tutti pace e sicurezza durature”, mentre il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che nei giorni scorsi aveva pesantemente criticato Netanyahu “chiede di continuare ad osservare la tregua”.

Relatore

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