Come ogni anno da 569 anni a questa parte ricordiamo il genio di Leonardo Da Vinci onorando la testimonianza storica che ha lasciato sul nostro territorio.

Il team del Rivellino, guidato dai vulcanici fratelli Sciolli ha deciso di omaggiare il «loro» architetto come ogni anno, sebbene in forma ridotta causa COVID, con classico aperitivo in terrazza e prelibatezze di stagione.

Un’occasione per ispirarsi al genio – Arminio e Paolo Sciolli si lasciano guidare da chi, in epoche più buie delle nostre, tramite l’inventiva è riuscito a smarcarsi e proiettarsi in una nuova epoca grazie al lume della ragione. Ora più che mai, l’esempio di Leonardo da Vinci è faro di come, grazie all’inventiva, si possano superare situazioni apparentemente difficili.

Ricordiamo infatti che il Rivellino di Leonardo in quel di Locarno, per tutta una serie di circostanze fortuite, è l’unica costruzione progettata dal Maestro sopravvissuta fino ad oggi. Tra le novità per questa stagione, possiamo citare una connotazione più da Galleria d’Arte che non da forma canonica da Centro Culturale, con la promessa che – norme anticovid permettendo – il team dei terribili malcantonesi proporrà come sempre vernissage di rilievo e assicurerà di destabilizzare – grazie all’estro del nostro ospite e one-man show Arminio –  la tranquillità del borgo.

Se l’anno scorso l’esposizione di Soto con la sperimentazione sonora transumanista di Emma (vedi articolo su ticinolive) è stata seguita ad ottobre dalla delegazione di Colombia, con opere Suizo-Colombiane nonché la presenza della carismatica Ambasciatrice Sofia Gaviria (vedi sempre articolo su ticinolive) quest’anno i due mecenati prevedono aperture prolungate e eventi con vari attrattori del tessuto sociale, sia locale, sia internazionale. Seguiranno dettagli.

Sempre novità del 2021, la volontà dei fratelli Sciolli nel mettere a disposizione del pubblico gli spazi per dare la possibilità a curiosi, turisti ed avidi collezionisti d’arte di conoscere la testimonianza storica, culturale che Leonardo ci ha lasciato.

Nel piccolo pubblico selezionato causa restrizioni abbiamo apprezzato la visita da parte degli altri «grandi» artisti che espongono negli spazi condivisi con da Vinci : Lamassa, Spicher, Larry. Le opere di Bob Wilson e di Greenaway hanno presenziato al posto dei rispettivi creatori, così come le opere di Doncho e Mangiarini.

Oltre ai già citati, ricordiamo la presenza di Pascal e Nino Murer, Maria Aguado e Ciriaca Erre, Angelo Crespi e Luigi Mascheroni.

Quindi, 569 candeline per Leonardo da Vinci. Auguri Leo !

Maurizio Taiana