Primo piano

Shock a Scotland Yard: 600 poliziotti accusati di molestie sessuali

L’assassinio di Sarah Everard, rapita e uccisa da un agente di polizia, apre una “porta dell’orrore” su di un capitolo per troppo tempo nascosto: Un’indagine rivela che sono addirittura seicento i dipendenti di Scotland Yard accusati di molestie sessuali negli ultimi sei anni, tra il 2012 e il 2018. E adesso, a Londra, il popolo, indignato, chiede le dimissioni di Cressida Dick, capo di Scotland Yard

Sarah Everard aveva 33 anni ed era direttrice marketing per un’agenzia di media digitali. Viveva nel South London, nella zona di Brixton Hill, ma la sera del 3 marzo scorso, rincasando, era stata aggredita da Wayne Couzens, un agente della polizia metropolitana di Londra, il quale, tentando di violentarla, l’aveva assassinata e fatta a pezzi. Pochi giorni dopo, precisamente l’8 di marzo, l’agente era stato arrestato e il corpo della giovane era stato ritrovato, fatto a pezzi, nella Contea del Kent, a sud-est di Londra.

Il recente caso del poliziotto che ha rapito e ucciso la ragazza, oltre a scatenare le indignazioni della popolazione, apre una pagina dell’orrore sugli abusi commessi dalla polizia. Sono seicento i dipendenti di Scotland Yard accusati di molestie sessuali negli ultimi sei anni, tra il 2012 e il 2018, come rivela un’indagine pubblicata dall’Observer. Tra i seicento sedicenti indagati, anche un agente che avrebbe abusato della vittima di uno stupro, e un altro che avrebbe aggredito sessualmente una vittima di abusi domestici. Ancora, un ufficiale (poi costretto a dimettersi) che approfittato di una donna, dopo essersi finto, online, anch’egli una donna e avere filmato una donna fare sesso non consensuale in un parco pubblico; poi un altro agente che aveva frequenti relazioni sessuali con una donna che viveva in un rifugio di vittime di abusi, anch’egli costretto a lasciare l’impiego. Infine, tra i casi resi noti, un altro ufficiale che, conosciuta una donna sul lavoro, si era presentato a casa di lei e l’aveva violentata: questi aveva ricevuto soltanto un monito verbale e una seduta di consulenza.

Soltanto centodiciannove di questi orridi casi sono stati denunciati dalle vittime ai loro superiori, ma non tutti sono finiti in tribunale.

Scotland Yard ha stilato una lista di tutti i casi avvenuti e l’Observer l’ha pubblicata. In essa, c’è un ufficiale accusato di stuprare le ballerine di un night-club, un agente che abusava le vittime di abusi familiari, un ufficiale che inviava alle donne immagini porno, accompagnate da messaggi in cui diceva di voler vedere violentate le donne, altri agenti accusati di violenza domestica nei confronti della propria moglie o partner, tra cui uno arrestato per aver minacciato la moglie di morte, e un altro che avrebbe ripetutamente violentato la moglie per otto anni.

Mentre la ragazza assassinata è già stata sepolta, l’accusato del di lei assassinio, Wayne Couzens, un poliziotto di 47 anni addetto alla protezione di Downing Street, del parlamento britannico e dell’ambasciata americana, andrà sotto processo in autunno.

E le donne, le donne che hanno protestato in favore della vittima, contro gli abusi maschili, nonostante la pacifica manifestazione alla quale era presente anche la duchessa di Cambridge, Kate Middleton, sono state percosse dagli agenti.

Una violenza, quella degli agenti britannici, rivolta soprattutto contro le donne, che indigna il mondo intero. Un altro poliziotto, nel frattempo, è stato condannato per avere aggredito una donna nelle West Midlands, mentre rincasava da sola. Niente carcere per l’uomo, Oliver Banfield, 25 anni, che ha subito soltanto l’ordine di rispettare un coprifuoco dal tramonto all’alba a casa propria e di pagare 500 sterline in danni alla vittima.

Secondo la deputata laburista Harriet Harman “Il sistema giudiziario protegge gli uomini e condanna le donne”. Un portavoce della Metropolitan Police di Londra si dice pronto “prendere le azioni necessarie dopo questa lezione”.

E pensare che la direttrice dei leggendari “bobbies” londinesi è proprio una donna, Cressida Dick, che potrebbe essere costretta a dimettersi in anticipo.

Mentre la Turchia esce dalla convenzione contro i femminicidi, liberalizzando, di fatto, al violenza contro la donna, l’Inghilterra lampeggia al centro del mondo in quanto baluardo di civiltà, che esige di ritornare tale.  

Relatore

Recent Posts

Deutschland Alles Gut?

 Francesco Pontelli - Economista - 24 Febbraio Al di là delle solite e patetiche dichiarazioni…

1 ora ago

Al Pensiero Unico dobbiamo resistere, anche se ci sembra onnipotente”. Un’ora con Alexandr Dugin

L'unico articolo "evoliano" del blog Con calma e razionalità, oltre l'isteria. Un filosofo da ascoltare,…

1 ora ago

Salto degli Sposi, quella tragica leggenda, sede di una nuova tragedia

Nel 1871, Massimiliano Pirihoda e Anna Stareat, si suicidarono per amore. Lui era arrivato in…

6 ore ago

Una macchina abbandonata nel Bronx e un’altra a Palo Alto

Ci siamo imbattuti per caso nel web in questo testo; l'abbiamo trovato interessante e l'abbiamo…

7 ore ago

Il robot Protoclone e l’incubo di Frankenstein. La Hybris della scienza

Nel cuore del XXI secolo, la tecnologia continua a superare i limiti imposti dalla natura,…

19 ore ago

Donald Trump: Un Leader per la Pace, mentre l’UE alimenta la Guerra

Mentre il mondo assiste con speranza ai primi segnali di dialogo tra Stati Uniti e…

19 ore ago

This website uses cookies.