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Colpo di Stato in Birmania, arrestata l’eletta Aung San Suu Kyi

La vittoria schiacciante del partito di Aung San Suu Kyi della Lega nazionale per la democrazia (LND), non è “piaciuta” all’esercito, che, con la pretestuosa accusa di “elezioni fraudolente” ha attuato oggi il Colpo di Stato. Immediata la condanna degli Stati Uniti e dell’Onu

immagine Wiki commons

Secondo l’esercito birmano, l’elezione che aveva visto vincitrice Aung San Suu Kyi, era fraudolenta, così il corpo armato ha annunciato l’imposizione di uno stato di emergenza per la durata di un anno, dando all’ex generale Myint Swe la carica di presidente ad interim, imponendo, lo stato di emergenza per un anno.

Dopo diversi giorni di tensione tra il governo e l’esercito, dopo che la regolarità delle elezioni era stata contestata, in Myanmar è avvenuto il peggio, ovvero il colpo di Stato, e la conseguente dichiarazione di Stato d’emergenza per un anno.

Aung San Suu Kyi celeberrima leader, dal passato di battaglie, vincitrice delle ultime elezioni, è stata arrestata in un raid, assieme ad altri alti esponenti del partito al governo, come comunicato dal portavoce della National League for Democracy al governo. La leader birmana ha però lanciato un appello al popolo affinché si opponga ai militari:

“Esorto” ha detto “la popolazione a non accettarlo, a rispondere e a protestare con tutto il cuore contro il colpo di stato”. La sua dichiarazione diffusa dalla Lega Nazionale per la Democrazia.

Il neopresidente degli Stati Uniti Joe Biden condanna il colpo di stato nel Myanmar, così come riporta, in dichiarazione, la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki; gli fa eco il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che condanna il colpo di stato dell’esercito, definendolo “un duro colpo alle riforme democratiche in Birmania” e richiamando l’esercito “a rispettare la volontà del popolo birmano e ad aderire a standard democratici, ogni controversia deve essere risolta attraverso un dialogo pacifico”.

Il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, il presidente Win Myint e altri leader sono comunque stati arrestati all’alba, in un’atmosfera dittatoriale: interrotte le linee telefoniche verso la capitale Naypyitaw, così come sono impossibilitati a trasmettere i media statali birmani (Mrtv).  L’atmosfera è tetra e tesa.

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