In Georgia la battaglia Biden e Trump è ancora aperta e si gioca tra i candidati al Senato
Oggi, martedì 5 gennaio In Georgia si vota, ovvero si va al ballottaggio: i voti decideranno il controllo del Senato americano e avranno un impatto decisivo sull’inizio del mandato di Joe Biden.
Per questo, Donald Trump ha esortato i cittadini della Georgia a sostenere i candidati repubblicani, e dal palco della città di Dalton ha fatto sapere che ancora rifiuta di ammettere la sua sconfitta e di riconoscere la vittoria dell’avversario. A più di due mesi dalle elezioni, dunque, la battaglia è ancora aperta.
«Il nostro Paese dipende da voi. Il mondo intero ha gli occhi sulla Georgia» ha detto «la vostra è la ultima possibilità per salvare l’America che amiamo».
Il Duello a distanza tra Joe Biden e Donald Trump avviene, quindi, in Georgia, lo stato che determinerà gli equilibri di potere a Washington.
Da 20 anni, infatti, la Georgia non elegge un democratico, ed è sempre stata uno stato cardine dei Repubblicani. Candidati invece per i democratici sono Raphael Warnock, pastore di 51 anni, e Jon Ossoff, produttore audiovisivo di 33 anni che combattono contro i repubblicani David Perdue, senatore di 71 anni ingegnere industriale e Kelly Loeffler, laureata in marketing, di 50 anni.
Il Senato, ad oggi appannaggio dei Repubblicani, potrebbe, quindi, divenire appannaggio dei democratici, anche grazie all’imponente presenza della vicepresidente Kamala Harris.
Intanto, da Atlanta, la città simbolo anche di Via col Vento, Joe Biden comunica che «un singolo stato può cambiare la traiettoria non solo per i prossimi quattro anni, ma per la generazione successiva».
La tensione, pertanto, in Georgia, c’è, ed è altissima. Nel suddetto stato, tuttavia, la vittoria di Joe Biden del 3 novembre, la prima in Georgia dal 1992, sembra aver strappato lo stato ai Repubblicani, anche se Trump insiste: le “Elezioni” dice “ sono state truccate, non è possibile che abbiamo perso”. E; infatti, per il Senato, in Georgia, oggi si va, come detto, al ballottaggio. Il voto sarà fondamentale perché se saranno eletti i due candidati democratici Biden avrà il controllo del Senato e potrà governare agevolmente, ma se vincerà anche solo uno dei repubblicani allora Biden non avrà governo facile.
Per ora è sin «troppo difficile per fare previsioni» in Georgia, afferma Trey Hood, professore di scienze politiche presso l’Università della Georgia, e il rifiuto di The Donald di accettare la vittoria di Biden, ha il sostegno di decine di parlamentari: alla Camera così come al Senato, questi funzionari eletti hanno promesso che esporranno le accuse di frode all’interno del Campidoglio stesso, oggi.
E mentre il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell sembra essere accondiscendente per la vittoria di Biden, il vicepresidente Mike Pence rimane il cardine dell’opposizione alla presunta elezione truccata.
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