Generico

Il motore del mondo è la paura – di Paolo Mario Buttiglieri

Dalla libertà alla coercizione grazie ad un virus. Messaggio dall’Italia

In questi mesi di sospensione di alcune elementari libertà per garantire la sicurezza a causa della diffusione incontrollata del virus Corona (Corano?) mi sono accorto che passare da uno Stato liberale ad uno autoritario può avvenire in un attimo e senza neanche bisogno di un colpo di stato.

Non avrei mai creduto che imprenditori e lavoratori del settore privato accettassero di buon grado e senza battere ciglio di perdere il lavoro per una decisione unilaterale del governo con la complicità dell’opposizione politica.

Pensavo ingenuamente che l’economia fosse il motore del mondo, invece ho scoperto che il motore apparentemente inarrestabile è la paura, ovvero il senso di colpa.

Il pensare di avere una colpa ci spinge ad arrenderci a qualunque punizione, a porgere i polsi per essere ammanettati, ad accettare gli arresti domiciliari, ad indossare maschere molto più fastidiose del velo islamico. Sentirsi in colpa per ospitare a nostra insaputa nel nostro corpo un clandestino di cognome Corona e di razza virus.

All’inizio pensavamo che fosse un problema cinese, poi improvvisamente è diventato un problema italiano e mondiale. D’altro canto la paura è in tutto il mondo, come lo sono gli Stati e le religioni.

Anche nel mondo animale c’è la paura, ma gli animali non sono così fifoni come gli uomini. L’uomo conduce una vita innaturale, non segue il proprio istinto, cioè non ascolta i bisogni del proprio corpo, anzi spesso li ignora.

Ma perché li ignora? E’ a causa dei condizionamenti mentali che ognuno di noi riceve da genitori e dalla società in generale. Questi condizionamenti ci inducono generalmente a reprimerci, cioè a ignorare i bisogni del nostro corpo, che sono tutti indispensabili alla nostra vita, alla nostra salute fisica e psichica. Per cui alla fine si comporta in modo più irrazionale di qualsiasi animale o pianta.

Paolo Mario Buttiglieri, sociologo e giornalista

direttore del Centro Culturale Uqbar
Fiorenzuola d’Arda (PC)

Relatore

View Comments

  • (…) mi sono accorto che passare da uno Stato liberale ad uno autoritario può avvenire in un attimo e senza neanche bisogno di un colpo di stato (…) cit.

    Ovvero: classica dichiarazione finalizzata a suscitare paure?
    (e non è un commento sarcastico ;-)

    Inoltre problema geometria paradossale:
    L’ipotenusa (della seconda figura) non è una vera linea ma un sottilissimo parallelogramma che ha un’area complessiva di un’unità.

Recent Posts

Accattonaggio al Parco Ciani a Lugano: cosa fanno i politici per bloccare l’illegalità?

Oggi un lettore ha inviato alla redazione di Ticinolive un video in cui si vede…

5 ore ago

“L’elezione, il dualismo, il tempo. Leggere 2Tessalonicesi nel giudaismo del Secondo Tempio” di Giulio Mariotti (Edizioni dell’orso 2024)

"L’elezione, il dualismo, il tempo" di Giulio Mariotti si inserisce nel panorama degli studi biblici…

6 ore ago

Guardare i giapponesi più in profondità

di Vittorio Volpi Di recente è sempre più vivace l’interesse per il Giappone. Sento molti conoscenti…

14 ore ago

I bambini sopravvissuti all’incidente aereo colombiano

2023 Quattro fratelli colombiani di 13, 9, 4 e 11 mesi, erano a bordo di…

18 ore ago

“Io non nego l’esistenza del virus, con il Covid 19 convivremo a lungo. Ma…” – Daniela Ambrosoli intervistata da Francesco De Maria

2020 Questa intervista è stata pubblicata verso la fine del 2020. Daniela Ambrosoli è seconda…

23 ore ago

La doncella de Llullaillaco – 13 anni e sacrificata agli dei

I capelli della mummia di una ragazzina rinvenuta in Sud America raccontano gli ultimi mesi…

23 ore ago

This website uses cookies.