Il pensiero del giorno è attribuito a Fabio Pontiggia
20 x 10 = 200 anni di procuratori
“Sembra di vivere in un mondo alla rovescia. E quando quest’apparenza è data per il mondo della giustizia, che dovrebbe essere invece costruito – lo dice la parola – per il verso giusto, si entra nei territori insondabili del paradosso. Parliamo della giustizia ticinese: lunedì prossimo il Gran Consiglio dovrà infatti eleggere il procuratore generale e gli altri venti procuratori pubblici; i mandati decennali scadono il 31 dicembre. Il nuovo periodo di nomina inizierà il 1. gennaio 2021 e scadrà il 31 dicembre 2030.
Perché mondo alla rovescia? La ragione è questa: il sistema giudiziario, a volte accusato di essere molto corporativo, è stato capace di dimostrarsi severamente autocritico dicendo all’autorità di nomina e di alta vigilanza (il Parlamento) che non tutti i procuratori uscenti, per la buona amministrazione della giustizia, meritano di essere confermati.” (… …) Editoriale del CdT
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Per prima cosa provvediamo a correggerci. Il giorno fatale (o giorno della verità) sarà lunedì 14 dicembre (e non il 21).
I membri della Commissione giustizia sono 17 : 5 PLR, 4 Lega, 3 PPD (con il presidente della Commissione e il presidente del partito), 3 PS (2 + Ay), 1 UDC, 1 Verde.
Il rapporto è unico. I 5 commissari PLR non lo hanno firmato. 4 altri commissari lo hanno firmato con riserva. 8 lo hanno firmato.
Il plenum del Gran Consiglio dovrà scegliere tra 27 “nominabili”. 14 “promossi”, 5 “bocciati” (com’è andata lo sapete da un bel po’), 8 “nuovi” (dopo la clamorosa fuga di notizie il concorso era stato riaperto).
Le sedie disponibili sono 20. Alla carica di Procuratore generale c’è un unico candidato: l’attuale titolare.
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L’editoriale del direttore “Procura pubblica e pasticci politici” è particolarmente lucido ed incisivo; non mancherà dunque di far imbufalire certi personaggi politici e questa è un’ottima cosa.
Il punto cruciale (a nostro avviso) è: aveva il Consiglio della Magistratura il diritto e il dovere di esprimere il suo motivato giudizio sull’idoneità dei procuratori in carica a una riconferma per 10 anni? Se rispondiamo NO il Consiglio ha commesso un abuso. Ma la tentazione di rispondere Sì è piuttosto forte.
— Il Consiglio era chiamato a farlo. Doveva esimersi?
— La nomina pesa moltissimo, perché il potere dei procuratori è grande e la durata cospicua.
In questo genere di vicende l’essenziale è ciò che non si vede. Come dice Pontiggia, sono in corso le grandi manovre e la palla è nel campo dei partiti e dei clan trasversali. La situazione è rischiosa per tutti.
Potrebbe spuntare un accordo per confermare tutti? (resterebbe comunque una casella da riempire). Possibile, anche se inquietante.
Potrebbe al contrario spuntare un accordo volto ad escludere tutti i “bocciati”? Forse sì.
Per concludere, l’editoriale di Fabio Pontiggia è retto da una logica ben lontana dalla mentalità e dalle modalità d’azione della partitocrazia. Il giorno di san Silvestro andrà in pensione. La sua logica ci mancherà.