Si espandono le piste ciclabili, spariscono i posteggi
La risposta all’interrogazione “A Lugano l’auto dove la metto in tasca o nel cassetto” è arrivata puntuale da parte del Municipio in tempi brevissimi e questo fa piacere, in un periodo dedicato ad altre priorità più urgenti. Questo però non deve essere un “alibi” per sottacere cambiamenti che rimarranno anche
Probabilmente Lugano si è messa in mente di poter far concorrenza a Zurigo cosi come l’Olanda. A Zurigo però non vi sono solo bus, ma tram e metrò che servono in modo capillare ogni centimetro quadrato della città e cosi i paesi della cintura. In Olanda è nella loro cultura e predisposizione per lo più ad Amsterdam. Alle nostre latitudini? No, non funziona cosi. Oggi per pochi utenti a due ruote che si vedono durante la settimana, stiamo quasi obbligando le persone a vendere il proprio mezzo a motore per una scelta che di certo non fa l’unanimità. Una scelta che lede la libertà dell’individuo nella volontà di come muoversi a dipendenza delle necessità. Inoltre se si fa un giretto in bicicletta e si percorrono le nuove deserte piste ciclabili si denotano zone a rischio e pericolo, come l’incrocio tra via La Santa e via Al Lido a Viganello e l’uscita insensata in contromano in via Curti su viale Franscini. (vedi foto)
Il tutto poi condito dai “fenomeni a due ruote” che sfrecciano con biciclette e monopattini ancora sui marciapiedi cittadini, schivando qua e là i passanti. Molti di loro, per la fretta, invadono anche strade a senso unico, mettendo in pericolo più gli automobilisti che loro stessi.
Ma poi ci si chiede, ma per quanti utenti realmente è stato concepito questo nuovo assetto? Con il Covid19 non ci sono state nè analisi nè valutazioni sull’impatto delle zone toccate, cosi come i danni che procurerà l’abbandono di immobili e commerci di zona. Almeno questa è stata la risposta che ha fornito il Municipio all’interrogazione. Piste ciclabili vuote e parcheggi all’aperto quasi azzerati. Se vogliono questo, allora si progetti una chiusura totale da Cornaredo verso il centro e si creino degli anelli esterni con molti P&R (parcheggi) nelle direzioni di uscita nei quattro punti cardiali della città.
Di certo non pretendere che il cittadino chieda a Babbo Natale di portagli una “trottinette” e fargli trovare un acquirente per la propria auto.
Tiziano Galeazzi
Capogruppo UDC in Consiglio Comunale Lugano
2 foto dell’incrocio “pericoloso” tra Via Curti e Viale S. Franscini
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