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Avete detto seconda ondata? Il grafico di Martino Rossi ci fa riflettere

Martino Rossi è il nostro “pandemiologo” preferito (anche se magari non è diplomato…). Ticinolive pubblica pochi articoli sul Coronavirus perché giudica l’informazione alla quale siamo sottoposti giorno per giorno asfissiante, ossessiva e, per dirla tutta, esasperante.

Martino Rossi ha pubblicato un grafico e lo ha puntualmente commentato. C’è un certo ottimismo nella sua penna. I contagi incominciano a scendere? Bene. Il picco è vicino? Speriamo!

* * *

Coronavirus: la “strana” seconda ondata. Guardate il grafico (presenta per ogni domenica le medie giornaliere della settimana, con dati in parte stimati perché non pubblicati). Il picco dei contagi registrati (domenica 8/11) rispetto a quello di primavera (29/3) è come l’Everest rispetto al Silvrettahorn: quasi 3 volte più alto. È ovvio che c’entrano i maggiori tamponi effettuati.

Però non si scappa: alla crescita dei contagi (rosso) segue quella dei ricoveri in ospedale (verde) e a questa segue quella dei decessi (blu) in entrambe le ondate. Ma l’andamento è molto diverso. Il picco dei ricoveri giornalieri nella seconda ondata è del 29% inferiore a quello della prima, quello dei decessi è del 58% inferiore. È una buona notizia.

Nelle ultime 6 settimane, in media, per ogni 100 contagi nella settimana successiva (la correlazione è migliore con 1 settimana di ritardo) 13 contagiati finiscono in ospedale; nella prima ondata erano 42 su 100. Nei medesimi periodi, per ogni 100 ricoverati vi sono 14 decessi la settimana successiva in questa ondata, 28 nella prima. Anche questa è una buona notizia.

Infine, terza buona notizia, nell’ultima settimana la media dei contagi registrati ha iniziato a scendere, quella dei ricoverati è rimasta stabile, quella dei decessi è aumentata solo da 4 a 5 (dovrebbe scendere la prossima settimana). Siamo quindi positivi (ma non ai test…) sperando nella conferma, domenica prossima, che il picco è superato. Come già in primavera, dipende in parte anche dalla nostra intelligenza e prudenza!

Martino Rossi

 

Relatore

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