Mai prima d’oggi l’America era stata così spaccata in due. Per anni, i media ci avevano raccontato una realtà distorta, un’America irosa nei confronti di Trump, che non aspettava altro che cambiare presidente. Peccato che, nei cruciali giorni delle elezioni, l’America sia poco più che a un 50-50 nel tête à tête Biden vs Trump.
Biden, in vantaggio di pochissimo, ha lanciato un tweet: “Mantenete fede nel processo e negli altri. Insieme, vinceremo”. ma l’incertezza presente nei conteggi delle schede in alcuni Stati chiave rimane. Il sito ufficiale buildbackbetter.com riporta la dichiarazione del candidato presidente democratico: “Il popolo americano determinerà chi servirà come prossimo presidente degli Stati Uniti. I voti sono ancora in fase di conteggio in diversi Stati del paese. Le crisi che il Paese deve affrontare sono gravi – da una pandemia a una recessione economica, dai cambiamenti climatici all’ingiustizia razziale – e il team di transizione continuerà a prepararsi a tutta velocità in modo che l’amministrazione Biden-Harris possa partire con successo sin dal primo giorno”.
Biden sostiene che sarà lui il nuovo presidente e aggiunge “tra 77 giorni esatti, un’amministrazione Biden ritornerà agli accordi di Parigi sul clima”.
Ormai convinto che prenderà il posto di Donald Trump, Biden gioca la carta della propaganda ambientalistica.
Ora, sistema elettorale americano basta un soffio di voti in alcuni Stati per vincere e, visti i tantissimi voti via posta, i risultati definitivi arriveranno fra diversi giorni, anche se le ipotesi di frode non mancano.
Dopo le dichiarazioni del 45 Presidente degli Stati Uniti sulle presunti frodi elettorali, Twitter la Cnn e il New York Times hanno creato opposizione contro Trump, sostenendo che “mentre l’America attende un vincitore, Trump afferma falsamente di aver vinto”, definendo “la sua affermazione infondata” visto che “nessuna testata giornalistica ha dichiarato un vincitore fra lui e Biden”.
L’ennesimo fiasco dei sondaggi che davano in testa Biden è ormai palese poiché, come nel 2016, Trump è, se non come allora in testa, in una posizione egualmente ottima.
Inoltre, le ripetute accuse di suprematismo bianco nei confronti di The Donald si rivelano infondate, dato il suo ottimo successo anche con la minoranza ispanica.
Tuttavia, l’atteggiamento eclatante di Trump che ieri ha continuato a sostenere che non bisognava scrutinare le schede arrivate per posta perché tanto ormai aveva vinto lui e qualunque altro risultato sarebbe stato un broglio, fa tremare e dissentire, ma tiene alto il morale delle “sue truppe”.
Dal canto suo Joe Biden, probabilmente vincerà, ma non avrà né la doppia maggioranza democratica (Camera e Senato) né la sintonia che il Tycoon ha, invece con il Paese.
Non è nemmeno la guerra civile, poiché il razzismo non c’entra più: Biden e Trump si giocano la partita tra una manciata di elettori esattamente uguali: i bianchi benestanti adulti.