del dottor Franco Cavalli
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Bene ha fatto (secondo noi) il dottor Cavalli sporgere denuncia, lo approviamo. Ma ci viene anche da sorridere (bonariamente). Se noi gente “di destra” dovessimo inoltrare denuncia contro la radioTV di Stato ogni qual volta ne ricorrano gli estremi… tutti gli avvocati di tutti i romanzi di Grisham non basterebbero all’uopo!
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Con l’appoggio di una settantina di personalità (tra cui Dick Marty, Jean Ziegler e diversi professori delle facoltà di medicina svizzere) ho recentemente inoltrato denuncia all’autorità federale di sorveglianza radiotelevisiva contro la trasmissione “Les médecins cubains envoyés à l’étranger en renfort dans la lutte contre le coronavirus” andata in onda nell’emissione radiofonica “Tout un monde” il 13 maggio scorso alla Radio Romanda.
Queste denunce sono avvenute in quanto la succitata trasmissione ha cercato di dimostrare in modo scorretto che le missioni mediche cubane, comprese quelle realizzate recentemente per aiutare molti paesi a combattere la pandemia da Coronavirus, rappresentano una forma moderna di “tratta degli schiavi”.
Come è noto, questa è la tesi inventata dall’attuale amministrazione americana, che sta approfittando della pandemia per cercare d’affamare l’isola caraibica, tesi con cui tenta a suon di dollari di screditare queste missioni estremamente popolari e ben accolte da tutti i paesi, tanto che attualmente c’è un movimento internazionale che le sta proponendo per il premio Nobel della pace.
La trasmissione della Radio Romanda si è basata unicamente su testimonianze di noti oppositori al governo dell’Avana, su una presentazione assolutamente unilaterale, parziale e spesso inveritiera dei fatti ed è avvenuta senza alcun contraddittorio. In questo senso quindi era in netto contrasto con gli articoli della Legge Radiotelevisiva, che esige che il nostro servizio pubblico garantisca un minimo di oggettività.
Franco Cavalli
Presidente di Medicuba Europa
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« tutti gli avvocati di tutti i romanzi di Grisham non basterebbero all’uopo! »
Tristemente vero. Ma sarebbe da provare, potendolo fare. Giusto per non dare l'impressione che solo da sinistra si abbia il diritto di lamentarsi delle trasmissioni non gradite della radiotelevisione pubblica. E soprattutto per non dare alla suddetta radiotelevisione la falsa impressione di dover dare peso solo ai rimproveri della sinistra.
P.s.: Cavalli e Ziegler che si lamentano delle parzialità della radio svizzera, che si sarebbe basata sulla propaganda americana... Ziegler, in particolare, su questo fronte dovrebbe dimostrare un po' più di cautela; o ha già dimenticato la sua "love story" con il senatore statunitense Alphonse D'Amato, quando questi e i suoi collaboratori insultavano senza ritegno la Svizzera negli anni '90?