Chiesta l’attivazione dell’Alta vigilanza sul Consiglio di Stato
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. La nostra (del tutto personale) opinione è che la linea della fermezza adottata da Gobbi goda dell’approvazione della maggioranza dei cittadini.
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Egregio Presidente del Gran Consiglio,
conformemente all’art. 57 cpv 2 della Costituzione cantonale con la presente missiva chiediamo di attivare l’alta vigilanza sul Consiglio di Stato in relazione ai fatti emersi nel servizio di Falò (RSI) del 3 settembre “La vita degli altri”. Durante l’inchiesta giornalistica son stati messi in luce una serie di elementi estremamente preoccupanti, come controlli di polizia sproporzionati e gravemente invasivi della sfera privata ai danni di cittadini intenti a rinnovare il permesso di domicilio o per la concessione del permesso di dimora. O ancora il non rispetto della giurisprudenza dei tribunali relativa ai criteri per rifiutare un permesso. Quel che è grave è che durante il servizio il capo del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi abbia parlato di precisa scelta politica nel non rispetto delle indicazioni del tribunale.
Richiediamo dunque l’attivazione dell’Alta vigilanza e della determinazione delle relative modalità. L’obiettivo è fare chiarezza sulle procedure e le prassi adottate dall’esecutivo e dal direttore del Dipartimento delle istituzioni, attribuendo le relative responsabilità politiche.
Fabrizio Sirica e Ivo Durisch
Copresidente e capogruppo PS
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