Melvin Theuma, reo confesso di aver partecipato come intermediario di un noto imprenditore all’uccisione della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, avrebbe dovuto presentarsi oggi in tribunale a La Valletta per fornire ulteriori prove sui mandanti dell’assassinio, ma è stato trovato ieri sera nella sua residenza in una pozza di sangue con un coltello nella mano destra. È stato portato d’urgenza in ospedale Mater Dei in condizioni gravi, dove ha subito un intervento durante la notte e al momento si trova in uno stato critico ma stabile.
Il rapporto della polizia, dopo una prima indagine preliminare, parla di tentativo di suicidio. L’ex tassista, è stato trovato sul pavimento del bagno con una fessura alla gola e ferite all’addome. Non ci sono segni di irruzione nella casa o tracce di lotta, e la direzione degli schizzi di sangue indicano un autolesionismo. Tutte le finestre della sua casa erano chiuse tranne una e nessuno dei vicini ha sentito rumori o grida.
Considerato a rischio di omicidio, Theuma godeva di un alto livello di protezione della polizia. Un paio di agenti armati hanno sempre montano di guardia fuori della sua casa 24 ore su 24 da novembre dello scorso anno, quando gli è stato concesso un perdono presidenziale in cambio d informazioni su come fosse stato pianificato l’omicidio della giornalista avvenuto ad ottobre 2017. Proprio un ufficiale di polizia di stanza fuori casa è entrato dopo essere stato avvisato dall’avvocato di Theuma, il quale non riusciva a mettersi in contatto telefonico con il suo cliente.
Le prove da lui fornite hanno messo in evidenza il coinvolgimento di un importante imprenditore maltese, Yorgen Fenech, quest’ultimo successivamente arrestato e accusato di partecipare a organizzazioni criminali, nonché di essere la mente dietro l’assassinio. Theuma ha sempre affermato di essere stato pagato da Fenech per reclutare tre uomini, anch’essi attualmente in arresto, con il compito di piazzare la bomba all’interno dell’auto che ha ucciso la giornalista vicino alla sua casa. Oggi, con la sua comparsa in tribunale, sarebbe stato un giorno cruciale per Fenech che è in attesa del processo. Fenech ha affermato a sua volta che la vera mente dietro l’omicidio della giornalista è il suo amico Keith Schembri, una delle figure politiche più potenti di Malta in qualità di capo di stato maggiore del primo ministro Joseph Muscat fino a novembre 2019.
Rimane una certa incredulità per questo incidente avvenuto proprio alla vigilia di un’udienza dove Theuma avrebbe fornito ulteriori e significative prove. Quando fu arrestato a seguito di una separata inchiesta sull’antiriciclaggio, si offrì di dare informazioni sull’omicidio della giornalista in cambio dell’immunità. Con le sue registrazioni e testimonianze, ha portato a processo Yorgen Fenech che fu arrestato mentre tentava di lasciare l’isola di Malta a bordo del suo yacht di lusso.
Tutto questo è frutto dello scandalo dei “Panama Papers”, in seguito al quale sono stati resi pubblici molti documenti con dettagli finanziari su attività offshore che coinvolgono due stretti collaboratori dell’ex primo ministro laburista di Malta, Joseph Muscat.