Per l’emergenza Covid19 il Dipartimento amministrazione penitenziaria aveva ponderato la scarcerazione dei boss mafiosi e la commutazione della pena in arresti domiciliari. La circolare che aveva suscitato diverse polemiche per la scarcerazione dei boss e su la cui diffusione la Commissione di inchiesta Antimafia aveva svolto diverse indagini, invitava i direttori delle carceri a segnalare ai magistrati di sorveglianza i detenuti a rischio contagio per gravi patologie pregresse di cui fossero eventualmente portatori.
Ora, essendo mutato il quadro sanitario dell’emergenza per la pandemia da Coronavirus, la circolare è stata sospesa. “il numero dei ristretti positivi al Covid19” fa sapere il capo della Dap Bernardo Petralia assieme al suo vice Roberto Tartaglia, “è pari oggi a sessantasei persone su 53 mila detenuti ed è in costante diminuzione”.
La “famigerata” circolare del Dap del 21 marzo, così definita dal magistrato antimafia, distintosi nella lotta al clan dei Casalesi, Catello Maresca, è finalmente stata sospesa. Non ci sarà alcuna scarcerazione per i colpevoli “della pagina più brutta della nostra storia”.