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La fede: “negata, derisa, emarginata” – Pensiero del giorno

foto Pixabay

“La fede, specialmente in Europa ma pure in gran parte dell’Occidente non costituisce più il presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene persino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata”.

“Non siamo nella cristianità, non più! Oggi non siamo più gli unici che producono cultura, né i primi, né i più ascoltati. Abbiamo pertanto bisogno di un cambiamento di mentalità pastorale, che non vuol dire passare a una pastorale relativistica”.

papa Francesco

* * *

Le parole del papa sono realistiche. L’Occidente sta abbandonando la chiesa. Ma (a nostro giudizio) è il papa stesso che sta accelerando questo abbandono. Sarebbe stolto negare che molte sue parole, atteggiamenti ed iniziative suscitano sconcerto e amarezza in una vasta cerchia di fedeli.

Se l’Occidente è perso, sorgerà (forse) una nuova chiesa, in nuovi territori, con nuove e diverse masse di adepti. È la visione e la speranza del papa.

 

Relatore

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  • Il libero arbitrio responsabilizza l’uomo che quindi é responsabile di Auschwitz come lo é Adamo quando decide di assaporare il frutto dell’albero della conoscenza nel giardino dell’Eden. Ciò che chiede ragione é la sofferenza di cui l’uomo non é responsabile, quella dell’orfano che piange la madre uccisa dal terremoto e che per il credente non può non chiamare il causa il Creatore: “cosa facciamo ?” ha detto papa Francesco rivolto a Dio dopo il terremoto del centro-Italia.Sembra un modo soft di chiedere “perché?” .Ma il credente non chiede perché. Difronte al silenzio del Creatore per lui non c’è che una risposta: “credo quia absurdum”. Solo cosi riesce a spiegare la fede di Abramo disposto al sacrificio del figlio ( di cui parla Kierkegaard in “timore e tremore” )per obbedire al comando di Dio.
    Si può vedere il mondo come un laboratorio ma(riferito sempre alla sofferenza di cui non é responsabile l’uomo) se questo si risolve in una lotteria,una roulette che assume i contorni di un gioco crudele vien da chiedersi se il Dio Creatore non sia per l’uomo una complicazione inutile, se non é ora che l’uomo esca da quella che Freud ha chiamato la nevrosi infantile e assuma senza interferenze soprannaturali in prima persona tutta la responsabilità. E allora l’orfano che soffre per la madre uccisa dal terremoto capirà che il mondo é disegno meno intelligente, orologio meno perfetto di come glie l’hanno raccontato.

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