Havrin Khalaf si batteva per una transizione democratica della Siria, per i diritti delle donne e delle minoranze. Il suo partito, Futuro dell Siria, stava raccogliendo consensi, quando un’autobomba innescata dall’Isis è esplosa a Qamishi, città curda in cui si trovava la donna.

Havrin aveva guidato d recente un Forum delle donne e nel  2018 aveva fondato il partito chiamato Futuro della Siria, facendo appello a un paese multiculturale e rispettoso delle minoranze, non solo islamiche.

Voleva una nuova costituzione, un rispetto dei diritti delle donne, un nuovo futuro. Ma l’Isis, incrementato e finanziato dalla Turchia, non le ha dato scampo.

Secondo infatti diversi media, la Turchia sta usando, nella guerra ai Curdi, anche gruppi jihadisti: si tratterebbe di 25mila uomini, armati, estremisti, che avrebbero fatto razzie nelle case dei civili crudi in Siria.

L’operazione di Erdogan, per ironia della sorte, si chiama Fonte di Pace, ma non prevede altro che una vera e propria invasione, da parte di Erdogan stesso, nella zona tra Al Hasakah e Aleppo, abitata dalla minoranza curda, abbandonata dalla Casa Bianca, che ha ritirato le truppe, lasciando i combattenti curdi da soli, con un destino segnato.

I turchi di Erdogan avrebbero liberato gli jihadisti detenuti nei campi curdi in Siria, per ridare manforte allo Stato Islamico che era ormai in ritirata: i suoi veterani, che ancora si nascondono nei villaggi della Siria del Nord, sono stati ricontattati dai turchi, per sterminare i curdi.

Massacrata la popolazione siriana dissidente, il prossimo passo è, come dice Erdogan stesso, invadere l’Europa: il truculento sogno, da sempre, della Turchia.