Estero

L’Alleanza Italiana Stop 5G allerta: “Il 5G sarà portatore di tumori e malattie, va fermato”

“Il 5G apporterà elevati e gravi effetti dell’elettrosmog, del quale i cittadini italiani saranno inconsapevoli cavie.” A parlare è Andrea de Bertoli, di Trento, senatore e segretario commissione e tesoro, che si è unito all’Alleanza italiana Stop 5G, fondata da medici, sindaci e pubblici esponenti contro la messa in opera della potenza di connessione della telefonia mobile.

“E’ la salute pubblica ad essere a rischio” dicono il Senatore di Matera Saverio De Bonis e la parlamentare veneta Sara Cunial, la quale ha posto un’interrogazione al Governo sui pericoli del 5G.

Maurizio Martucci, portavoce dell’alleanza STOP 5G e autore di un libro a riguardo, afferma che le compagnie del 5G negano i pericoli che la connessione apporterà, timorose della loro perdita di business qualora la popolazione si ribellasse. “La connessione elettrosmog-salute ” afferma “potrebbe passare da probabile a certo agente cancerogeno. nei dati dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro.

Migliaia di scienziati indipendenti chiedono alle istituzioni di bloccare lo sviluppo della tecnologia 5G almeno fino a quando non si saranno accertati i rischi che comporterà la tecnologia per la salute; essi fanno anche notare il costo spropositato dell’UE per l’investimento tecnologico, si tratta di 700milioni di euro, mentre per la ricerca sanitaria non sarebbe stato investito un solo euro.

Il Comitato Scientifico sui rischi sanitari emergenti, Scheer, della CE ha classificato, intanto, il 5G tra gli agenti pericolosi.

Nel mondo sono 31 mila gli scienziati contro, mentre già alcuni Paesi si sono sottratti alla “sperimentazione tecnologica”: la Svizzera in primis, poi alcune città polacche.

L’Italia, invece, sarebbe l’unico paese al mondo ad aver accertato giuridicamente la causa telefonino-cancro, ma, nonostante i tribunali di Brescia, Firenze, Verona e Ivrea e la Cassazione, nel 2011, abbiano riconosciuto l’invalidità permanente e la malattia professionale all’80% relativamente alla tecnologia, non applica il principio di precauzione.

fonte- estreme conseguenze.come
Leò-France
Relatore

Recent Posts

30 marzo 1925: i 100 anni dalla morte di Rudolf Steiner, grande iniziato

Rudolf Steiner: L’Eterna Fiamma della Saggezza e della Libertà Nel crepuscolo dell’umanità contemporanea, dove il…

18 ore ago

Il riarmo dell’Europa

di Tito Tettamanti È il titolo, non molto felice secondo la critica, che la Presidente…

19 ore ago

Von Der Layen, la Pfizer e la sanità pubblica. Conflitto d’interessi tra democrazia e industrie farmaceutiche.

di Liliane Tami, filosofa della Scienza, Bioeticista e Manager sanitario. Attualmente vi è un conflitto…

20 ore ago

Cosimo de’ Medici, Ermete Trismegisto, Marsilio Ficino e l’Accademia Neoplatonica

Kondwiramour Nel cuore pulsante di Firenze, tra le sue torri e i suoi giardini segreti,…

21 ore ago

Franco Gervasio il giocoliere. Sculture in vetro al neon – di Maria Duborkina

Mood Light Juggler: intersezioni urbane di una metropoli o variopinti intrecci di linee della vita? È interessante…

1 giorno ago

Comportamenti incivili: Orwell 1984

di Vittorio Volpi In alcuni paesi è diventato ordinario l’uso di tecnologie innovative da parte…

1 giorno ago

This website uses cookies.