Estero

L’imponente blackout che ha lasciato senza corrente milioni di persone in Sud America

Oltre 50 milioni di persone in tutto il Sud America sono rimaste senza elettricità alle prime ore di domenica a causa di un guasto avvenuto nella trasmissione di energia dalla diga idroelettrica di Yacyretá-Apipé. La struttura era stata costruita nel 1994 sul fiume Paraná vicino alla città paraguaiana Ayolas, al confine con l’Argentina.

L’interruzione, definita senza precedenti nella storia per la sua portata, ha causato in maniera imprevista, un gigantesco collasso energetico che ha interessato alcuni paesi collegati al Sistema di interconnessione argentino (SADI) come l’Argentina e l’Uruguay. Soltanto la regione dell’arcipelago meridionale della Terra del Fuoco non è stata coinvolta dal blackout.

Il taglio di corrente ha paralizzato parte del sistema dei trasporti argentini, impedendo ai treni di circolare. Le due capitali, Buenos Aires e Montevideo, si sono svegliate alle prime ore del mattino nell’oscurità. Soltanto pochi edifici dotati di generatori di emergenza avevano elettricità. Se fosse stato un giorno feriale sarebbe stato un vero caos.

Gran parte dell’Argentina è stata colpita da forti piogge durante il fine settimana. In tutta la regione sudamericana, i cittadini hanno pubblicato immagini sui social media delle loro città oscurate. A Buenos Aires, città di quasi 15 milioni di abitanti, le auto hanno rallentato a passo d’uomo mentre tutti i semafori si sono spenti. Un tassista 36enne, Demian Luis Martinez, ha dichiarato alla stampa di aver trascorso tutta la mattina senza riuscire a trovare una stazione di servizio aperta, e di aver visto molti incidenti stradali, il tutto combinato con una forte tempesta. Uno scenario da guerra che ha scatenato le paure di un attacco nucleare.

Le autorità non sanno ancora spiegare il motivo del guasto, e sono sconcertate dal modo in cui una delle sue connessioni sia stata inaspettatamente interrotta. “Si tratta di una situazione senza precedenti che sarà accuratamente studiata”, ha promesso il presidente argentino Mauricio Macri. Il Segretario dell’Energia dell’Argentina, Gustavo Lopetegui, ha descritto l’interruzione “molto seria e straordinaria”, e ha ammesso che per capire cosa è successo e di chi potrebbe essere la colpa, occorrerà almeno un paio di settimane.

Non si esclude un (improbabile) attacco informatico. Forse però la causa va ricercata nei vari problemi infrastrutturali del paese. Il trasporto di energia ha chiaramente bisogno di un aggiornamento per molte parti del sistema.

Il vice presidente dell’Istituto argentino per l’energia, Gerardo Rabinovich, ha affermato che in generale queste cose accadono non a causa di una mancanza di “robustezza” del sistema, ma piuttosto di una mancanza di coordinamento. “I guasti alle linee possono accadere, ma quello che non deve accadere è che questo guasto si propaghi all’intero sistema”, ha aggiunto.

Al momento l’Edesur, il distributore argentino di energia elettrica, afferma che il blackout è stato causato probabilmente da meccanismi di salvaguardia sulla connessione di trasmissione di energia elettrica che si sono attivati per proteggere due centrali elettriche, quella di Yacyretá e quella di Salto Grande sulla costa argentina.

Dal mese di aprile, una connessione di trasmissione di energia elettrica tra due centrali a Colonia Elia e Nuova Campana, è fuori servizio. Una seconda connessione è andata offline domenica mattina, destabilizzando efficacemente due centrali e innescando i meccanismi di salvaguardia che le hanno messe fuori uso. Questo ha causato, a quanto pare, il blackout.

L’Argentina è il secondo maggior consumatore di elettricità in Sud America dopo il Brasile. Anni di tariffe bloccate sotto la precedente amministrazione, hanno portato a una carenza di investimenti nel settore. Da quando il presidente Macri è entrato in carica (dicembre 2015), i prezzi della fornitura di elettricità sono aumentati come anche gli investimenti. Il governo argentino ha commissionato molti progetti idroelettrici e di energie rinnovabili, nonché la necessaria modernizzazione del sistema di trasmissione.

La compagnia idrica argentina AySA, concessionaria di acqua potabile pubblica e trattamento delle acque reflue, ha chiesto nel frattempo ai residenti di Buenos Aires di razionalizzare e conservare l’acqua potabile in quanto l’interruzione di corrente sta causando problemi nel sistema di distribuzione, come bassa pressione o mancanza di acqua.

Oltre la metà dei servizi elettrici sono stati ripristinati e si prevede che saranno completamente reintegrati nelle prossime ore.

Sicuramente i nostti antenati avrebbero trovato prima la soluzione. Stare senza candele e senza acqua potabile è stata la norma fin dall’antichità ma nell’era moderna un evento simile potrebbe portare a conseguenze disastrose se protratto nel tempo.

MK

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