Primo piano

Cosa (NON) ci è piaciuto della manifestazione per il Clima | Imparzialità

1769 sono le città in tutta Europa che venerdì 15 marzo hanno aderito allo sciopero Friday for Future, ideato dalla giovanissima Greta Thunberg, vegana ambientalista che si batte contro il surriscaldamento globale. In Europa? Ma non sono i cosiddetti Dragoni asiatici a inquinare il mondo? E Pechino? E Mumbai? E già qui potrebbe partire la polemica. Ma andiamo con ordine, analizzando, per punti, cosa non ci è piaciuto della manifestazione svoltasi.

1- gli insulti a Greta Thunberg, immotivati, infondati, di cattivo gusto. Immotivati poiché si dice “E’ troppo giovane, è una bambina, non sa di cosa parla”. No, a 16 anni si è grandi, Greta è stata insignita del titolo di donna dell’anno, sa benissimo quello che dice e quello che fa. Infondati poiché si dice “c’è dietro qualcuno, la mamma è cantante, il papà attore…” e dunque? Una “figlia di papà” come peraltro avevo già analizzato, non può forse parlare? Di cattivo gusto poiché si attacca il suo aspetto fisico. Ha il viso rotondo, dunque? Porta le treccine come una bambina, dunque? Ha la sindrome di Aspenger (mutismo selettivo, asocialità), dunque? Quindi Greta Thunberg è da salvare, se non per il suo personaggio, per la sua coerenza: è ambientalista, e quindi viaggia in treno (che, a dispetto di quanto se ne dica, inquina sempre meno che le automobili, essendo in proporzione un mezzo di trasporto che impiega più persone), e quindi è vegana. Un po’ di plastica come incarto, peraltro riciclabile, non basta a screditarla.

2- l’ignoranza dei manifestanti. Se Greta è ben informata e ha un’ottima favella, i suoi seguaci (che si definiscono tali solo per saltare un giorno di scuola) non lo sono: una giornalista ha chiesto loro semplici domande (tipo “cos’è il buco nell’ozono?”) e le risposte sono state, a dir poco, imbarazzanti. Per non parlare dell’età: visibilmente adulti, giocano a fare i bambini. Il video parla da sé.

3 – Le assurde risposte di chi è contrario. “Greta è strumentalizzata”, “ci sono pianeti più caldi della terra, che vanno avanti benissimo” “il riscaldamento globale è solo un’invenzione.” No, il riscaldamento globale è un problema reale, due gradi in più sono troppi. Greta sarà anche strumentalizzata, ma quello che dice è verissimo. Sugli altri pianeti in cui il clima è più caldo della terra, semplicemente, non c’è vita!

4 – L’ipocrisia dei manifestanti. Sono (quasi tutti) incoerenti. Manifestano a favore del clima, benissimo e poi? il venerdì sera si va fuori in scooter, il lunedì mattina si va al lavoro in macchina, o ci si fa portare dal genitore col suv sino alla cancellata della scuola? E soprattutto, si mangia carne, la cui produzione implica il 25% dell’emissione dei gas serra nell’ambiente, i cui animali sono allevati nel 70% delle terre del pianeta? O siete vegetariani e girate in bicicletta, altrimenti non ha semplicemete senso.

Relatore

Recent Posts

Messa per Giovanni Paolo II

20° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI GIOVANNI PAOLO II 2 APRILE 15:00 SANTA MESSA BASILICA DI…

5 ore ago

Berdjaev e l’Esistenzialismo Cristiano: Libertà, Amore e Grazia

Liliane Tami Nikolaj Berdjaev (1874-1948) è una delle figure più rilevanti dell'esistenzialismo cristiano. Filosofo russo…

6 ore ago

Prendersi cura del benessere mentale nell’invecchiamento: la psicogeriatria

di Nicola Schulz Bizzozzero-Crivelli, curatore della rubrica Hic et Nunc che si occupa di psicologia,…

16 ore ago

Giovanni Caselli – Allievo di Umberto Eco, ideatore della via francigena e illustratore di centinaia di libri di storia

Nato nel 1939 in una famiglia di antiche origini contadine, Giovanni Caselli abbandona la scuola…

16 ore ago

Maria Stuarda, tre anni terribili (1565-1567)

Il secondo matrimonio di Maria Stuarda, regina di Scozia, con Henry Stuart, Lord Darnley, fu…

22 ore ago

L’Oratorio, il Lions e le Tre Ruote dell’APE. Fare del bene al tempo del Coronavirus – Intervista a don Emanuele Di Marco

2020 Quando ho saputo che il Club si era impegnato in favore delle attività benefiche…

1 giorno ago

This website uses cookies.