In seguito all’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, il cui mandante sarebbe il principe saudita Mohamed Bin Salman, il segretario di Stato della Germania, Heiko Maas aveva sospeso, unilateralmente a Danimarca e Finlandia, la vendita di armi europee all’Arabia Saudita.
Combattendo contro i ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, l’Arabia Saudita ha infatti più volte colpito obiettivi civili, tra cui scuole, ospedali e centri di produzione di cibo, contribuendo a causare l’inedia a 13 milioni di persone.
L’Europa è la più vicina venditrice di armi ai sauditi. E Londra, che tra tutti ne ha più interessi, non solo per i prodotti finiti, ma anche la composizione delle armi da fuoco, nonché di aerei da guerra Eurofighter Typhoon e Tornando, prodotti in Germania, rischia di vedere sfumare gli affari per i suoi fabbricanti di armi. Così, sta invitando Berlino a rinegoziare il blocco di vendita armi, per riprenderne il commercio. E la strage?
Sono lontani i tempi in cui la principessa Diana d’Inghilterra si batteva contro le mine antiuomo!
A rivelare la lettera ricevuta da Londra sarebbe stato il settimanale germanico Der Spiegel, che pur denuncia la contrarietà delle società tedesche rispetto al governo: il blocco di armi costerà 2.3 miliardi di euro da qui al 2026, lo stato che vuole perseguirlo pare fragile, le società che vogliono annullarlo per riprendere il commercio e la produzione di armi europee da esportare in Arabia Saudita pare invece prepotente e ostinato a riprenderlo.
Angela Merkel alla conferenza di Monaco non ha affatto presentato una mozione di forza a perseguire il blocca. Anzi: ha riconosciuto il problema. La cancelliera ha parlato di una riapertura di linee guida comuni sulle sportazioni di armi, di una coordinazione con la Francia, la quale non vuole affatto smettere di commerciare con i sauditi.
Fonte: agi.it
Apollo nell'Eden: in questi giorni a Lugano, alla fiera dell'artigianato e del lusso YouNique, nella…
In questo giorno di riflessione e di lutto vi proponiamo una celebre poesia, che suona…
D’ora in poi anche il Nicaragua, dopo aver bruscamente interrotto le relazioni con Taiwan, ha…
Due anni or sono avemmo il maestro Tong, oggi abbiamo il maestro Wang. La Cina, la grande Cina, antica…
Ripesco questa intervista (2019) e ci aggiungo un complimento. Ticinolive da tempo si mostra scettico…
Il Reggente di Francia dal 1715 al 1723 fu Filippo d'Orléans (1674-1723), nipote di Luigi…
This website uses cookies.