Generico

“Noi non ereditiamo la Terra, la prendiamo a prestito dai nostri figli” – di Achille Colombo Clerici

Pubblichiamo questo interessante articolo come contributo al dibattito su “uno sviluppo sostenibile” (titolo originale).

* * *

Assillati, come siamo, dai nostri mille problemi quotidiani dimentichiamo che essi fanno parte – cause e conseguenze insieme – di un fenomeno ben più vasto che viene identificato come un radicale cambiamento globale. Da un punto di vista sia economico, sia ambientale, territoriale, climatico.

Ambiente ed economia sono strettamente correlati. La supremazia del liberismo dopo la fine dell’Unione Sovietica ha portato ad uno sregolato sistema produttivo che da un lato ha intaccato profondamente le risorse del pianeta, dall’altro lato ha aggravato l’inevitabile riscaldamento globale della Terra. Risultato. Caccia alle risorse naturali con le conseguenti guerre spacciate quali esportazione di democrazia, catastrofi naturali sempre più rilevanti e milioni di persone in fuga verso lidi più prosperi e tranquilli.

È possibile conciliare produzione (posti di lavoro) e ambiente? Sì, dicono gli esperti, con programmi di “sviluppo sostenibile”: uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Concetto che negli anni si è articolato riguardando, per citare, il sistema pensionistico (i contributi versati oggi dal lavoratore non servono ad assicurare la propria pensione, ma a pagare quella di chi ha smesso di lavorare); e la solidarietà all’interno delle generazioni (redistribuendo il reddito in maniera equa).

I programmi di sviluppo sostenibile si basano principalmente su due direttrici: sostituire l’economia lineare che porta a scartare il prodotto dopo l’utilizzo, con l’economia circolare che punta a riutilizzare lo scarto.

La domanda è: il radicale cambiamento del modello di sviluppo quali conseguenze avrà perl’occupazione, destinata a ridursi progressivamente anche per l’arrivo di nuove tecnologie (robot)? Le polemiche sono feroci. Gli Usa, per esempio, hanno scelto di salvare i posti di lavoro nelle miniere di carbone e nell’industria estrattiva del petrolio a scapito delle conseguenze per l’ambiente; e il Brasile di intaccare gravemente l’ultimo polmone verde della terra per ricavare materie prime e legname.

Semplificando. Secondo i diversi scenari elaborati, nei Paesi, come l’Italia, ad economia avanzata, non ci sarebbero sostanziali vantaggi, in termini occupazionali, adottando l’economia circolare e il passaggio non sarebbe indolore. Ma l’incommensurabile vantaggio sarebbe di lasciare a chi verrà dopo di noi un Paese, un pianeta più vivibile. Infatti, come dice un proverbio dei nativi americani (più saggi evidentemente di chi è loro succeduto) “noi non ereditiamo la Terra, la prendiamo a prestito dai nostri figli”.

Achille Colombo Clerici

Relatore

Recent Posts

Cercasi mecenate per la Scuola Steiner di Origlio: un patrimonio educativo da salvare

Nel cuore del Canton Ticino, tra le dolci colline e i paesaggi verdeggianti, sorge la…

3 ore ago

In una dolce notte di luglio il senatore Edward Kennedy…

L'incidente di Chappaquiddick avvenne nella notte tra il 18 e il 19 luglio 1969 sull'isola…

10 ore ago

Ezechiele, il profeta biblico a cui Karl Jaspers diagnosticò la schizofrenia.

di Liliane Tami Ezechiele, che visse la deportazione del Popolo d'Israele dopo alla terribile distruzione…

15 ore ago

25 marzo: l’Annunciazione dell’Angelo Gabriele a Maria

La Solennità dell'Annunciazione del Signore si celebra il 25 marzo, esattamente nove mesi prima del…

16 ore ago

“Donna Maura Lucenia”, la seconda vita da monaca di Margherita Farnese

Principessa del ducato di Parma, Margherita Farnese (7 novembre 1567 - 13 aprile 1643) andò in…

22 ore ago

Il cuore malvagio di Macbeth sondato dalla psicoanalisi – La prima al LAC questa sera

2020 Carmelo Rifici firma progetto e regia di Macbeth, le cose nascoste, riscrittura della tragedia…

23 ore ago

This website uses cookies.