Potrebbe trattarsi del pericoloso quanto assurdo gioco della “Roulette Russa”, e non di un suicidio adolescenziale, come inizialmente si era pensato, riguardo la tragica morte del 15enne di Parabiago (MI).
Una roulette russa a chi, tra amici, resisteva di più senza scappare, steso sui binari, prima dell’arrivo del convoglio.
Prima della vittima, un 13enne avrebbe fatto altrettanto, riuscendo ad alzarsi poco prima dell’arrivo del treno, il 15enne, invece, non ce l’avrebbe fatta, morendo sotto gli occhi terrorizzati degli amici.
Il macchinista, partito alle 18,30 da Milano Centrale, ha immediatamente attivato la frenata d’emergenza – il treno viaggiava a velocità moderata – ma non c’è stato modo di porre rimedio al folle gesto dell’ adolescente, che è morto sul colpo, alle 19,48 (ora di passaggio del treno per Parabiago).
Resta da capire il perché di un gioco sì perverso e malato abbia preso piede in una società dai meandri forse altrettanto perversi e malati, ancor meno ascosi di quanto si creda, poiché sono sotto ai nostri occhi.
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