Nessuno vuole negare che tutti vogliano dei prodotti di qualità e il più possibile nostrani, importante però ricordare che diverse leggi, una appena votata dal popolo l’anno scorso, soddisfano i criteri enunciati negli obiettivi di dei due oggetti in votazione il prossimo 23 settembre. Entrambe le iniziative sull’agricoltura obbligano lo Stato e i produttori di derrate alimentari a sviluppare un organo di controllo attivo in Svizzera e all’estero, oltre che concretamente di difficile attuazione questa impostazione avrebbe la conseguenza diretta di un aumento dei prezzi, della diminuzione della possibilità di scelta e purtroppo un incremento del turismo degli acquisti che, in particolare nel nostro Cantone, mette già a dura prova la possibilità di esistenza dei commercianti al dettaglio. Nuovi dazi doganali potrebbero essere riscossi sui prodotti che la Svizzera intende esportare mentre per i beni d’importazione gli obiettivi perseguiti sarebbero praticamente non fattibili. Entrambe le iniziative mettono in pericolo l’accesso al mercato internazionale; se dovessero essere accettate porterebbero alla rottura dei rapporti con partner commerciali esteri che hanno concluso un contratto con il nostro Paese. Che ci piaccia o no la scelta pragmatica s’impone perché la Svizzera ha bisogno di accedere ai mercati esteri e resterebbe penalizzata nell’entrare in conflitto non solo con le organizzazioni internazionali ma anche con più partner commerciali con i quali è vincolata da accordi di libero scambio.I rischi di entrambe le iniziative sono molto simili: riduzione della scelta dei consumatori, più burocrazia, alimenti più cari e conseguente aumento del turismo degli acquisti verso l’estero da parte dei consumatori.
No a nuovi ostacoli. No alle iniziative sull’agricoltura.
Mari Luz Besomi, presidente Donne Liberali Radicali Ticinesi
Vi fu un tempo in cui sulle torri d’ ogni potentato dell’Italia Centro-Settentrionale, fieri stendardi…
L’ultimo anno di vita di Filippo IV di Francia, detto il Bello, nel 1314, fu…
Negli ultimi anni, si è creduto ingenuamente che la ripresa del settore industriale, compreso quello…
VISI SUNT OCULIS INSIPIENTIUM MORI, ILLI AUTEM SUNT IN PACE Sulla tomba del col. Piero Balestra…
Maurizio Canetta commenta su Facebook la lettera d'addio di un giovane suicida È tardi e…
Nel 1943, nel Ghetto di Varsavia quasi tremila ebrei furono ingannati dai nazisti, che impiegarono…
This website uses cookies.