Sul palco ci sono tutti: il presidente Marco Solari , attorniato dal direttore Chatrian, dal vice direttore operativo Raphaël Brunsschwig, e dalla – scintillante – Giada Masciadri; tutti per dare l’addio – o, meglio, l’arrivederci, a Carlo Chatrian.
Marco Solari – un oratore nato – tiene un discorso perfetto e teatralmente coinciso, d’addio a Chatrian, raccontando – in tedesco – come gli sia stato conferito l’incarico del festival a Berlino, il suo nuovo incarico, lo descrive “duro come il granito verde della Val d’Aosta”, e racconta la luce che brilla nel suoi occhi. Come un padre, dice Solari, che con il cuore spezzato dà l’addio ad un figlio, felice, tuttavia, di vederlo spiccare il volo.
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