È molto semplice: prendete la regola dell’80-20 (il 20% dei soggetti possiede l’80% dei risultati, qualsiasi questi essi siano) e applicatela recorsivamente qualche volta.
Per esempio, il 20% dei cittadini possiede l’80% della ricchezza, ma addirittura il 20% di quel 20% ricco (ossia il 4% di tutti) possiede l’80% dell’80% della ricchezza (ossia il 64% di tutto), e ancora il 20%*20%*20% ( = 0.8%, ossia l’1% popolarmente detto) possiede l’80%*80%*80% ( = 51.2%, ossia la metà popolarmente detta). Il discorso vale anche verso il basso.
Vedete una semplice simulazione recorsiva.
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Leggo l'amico Pamini sempre con piacere, e sempre con piacere mi stupisco della naturalezza con cui viene affrontato il naturalismo.
La natura del diagramma paretiano-Juranianio descrive. Lo stupore altrettanto: siamo veramente in una società che arricchisce chi è già ricco? Il cristianesimo, insomma, è veramente morto?
Bisogna sempre fare attenzione quando si parla di società: elementi di autoriproduzione anticipatrice (alcuni sociologi lo chiamano re-entry) possono far fallaciamente appararire naturale ciò che invece è artificiale, artificialissimo. Stupisce insomma, che ci sia chi si stupisce che ci stupiamo: da che mondo e mondo con i soldi (il grano, e la metafora del cibo la dice lunga) dà potere e riperforma potere. è l'unico potere? certo che no. Ma non mi pare che in una società ordo-liberale (viva Mont Pelerin!) si possa far altro che continuare a fare regole che garantiscano che sì, quel 20 deve continuare ad avere l'80.
Essu, siamo anche sinceri: se tu fossi milionario, li negheresti i soldi a chi fa regole per averne ancora di più?
Chissà come sarebbe un mondo in cui i milionari non finanziassero le attività del sistema ordoliberale che gli garantisce leggi favorevoli? è quella la fonte dello stupore di fronte all'1 che ha il 50: noi ci stupiamo delle bocche cucite sulla commistione denaro-politica, non di quanto lungo è lo yacht di chi il denaro ce l'ha... Perchè siano atei, siano cristiani, nasciamo naturalmente biotti. i soldi sono convenzione, non certo rivelazione. Questo quel famoso 1% se lo dimentica assai spesso.
Lì corre - e deve correre - la differenza fra natura e cultura.
Pamini dimentica un dettaglio molto importante: l'attuale sistema monetario basato su banche centrali che emettono denaro dal nulla e banche commerciali che operano con riserva frazionaria (del 1% !!) contribuisce in modo decisivo a incrementare il divario tra ricchi, ceto medio e poveri.
Chi è vicino alla sorgente da cui sgorga il denaro (fasullo) si arricchisce, chi è lontano lo prende nel didietro.
Come si spiega altrimenti che tutte le professioni parassitarie legate alla "industria" finanziaria siano meglio remunerate delle nobili professioni legate all'economia reale (operaio, ingegnere, medico, infermiere etc.)?