Ma andiamo in ordine e cominciamo dalla nomina all’interno del Consiglio d’Amministrazione di Lugano Airport SA. Come già ribadito e coerentemente con quanto dimostrato in più occasioni, il gruppo UDC si è opposto alla corrente del legislativo fedele al “Manuale Cencelli” ritenendo questo meccanismo esente da logiche strategiche. Pertanto non abbiamo approvato la nomina del candidato proposto dal PPD.
La via della partitocrazia è purtroppo continuata anche in occasione della discussione sul messaggio relativo alla costituzione dell’Ente autonomo Lugano Istituti Sociali (LIS). Pur sostenendo fermamente il progetto in esame, il gruppo UDC ha presentato un emendamento volto al mantenimento di soli 5 membri nel Consiglio direttivo dell’Ente anziché 7 come proposto dalla Commissione Speciale. Palese è l’obiettivo di questa modifica visto che 7 è anche il numero di membri all’interno dell’esecutivo. Mossa questa atta a facilitare la lottizzazione delle cariche che in futuro verranno avallate dallo stesso Consiglio Comunale. L’emendamento è malauguratamente stato respinto dal plenum, sottoscritti esclusi.
Da ultimo, ma non per questo meno importante, si è affrontato il Messaggio Municipale di 4.9 milioni inerente il miglioramento della sicurezza cittadina. Il gruppo UDC in Consiglio Comunale ha sempre sostenuto l’importanza di tale argomento tanto che ha accolto positivamente i contenuti del Messaggio Municipale, a condizione che da quest’ultimo fosse scorporato il credito di 810’000.— destinato al posizionamento di telecamere in alcune strade con limitazione “servizio domicilio permesso”. Ciò è stato invero possibile grazie alla presentazione del nostro emendamento poi sostenuto dalla maggioranza del Consiglio Comunale. Non abbiamo infatti ritenuto giustificabile un intervento eccessivamente limitante della libertà individuale e prevalentemente finalizzato all’erogazione di maggiori contravvenzioni. Pur partendo dal presupposto che coloro che infrangono le regole stradali debbano essere adeguatamente sanzionati, siamo fermamente convinti che in prima istanza debba comunque essere perseguita la responsabilizzazione del singolo e non l’azione di uno stato controllore.
Il Gruppo UDC in Consiglio Comunale
Tiziano Galeazzi
Raide Bassi
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