Secondo le prime indiscrezioni, punto chiave del programma di quel governo di cui l’accordo finale non si trova, quello giallo verde, quello Lega Cinque Stelle, sarebbe l’annullamento delle sanzioni alla Russia.
“Un buon segno!” dice Putin, come riferisce all’ANSA una fonte molto vicina al Cremlino.
Dalla Francia, Macron lascia trapelare le proprie perplessità: “vedo forze paradossali, che tuttavia potrebbero convergere” dice e commenta “dopotutto, bisogna accettare quello che i popoli decidono.”
Il Presidente della Repubblica Mattarella, invece preme per una cooperazione con l’UE, che freni il momentaneo imbarazzante vuoto elettorale e schiacci le divergenze populiste gialloverdi.
Di fatto, si contrastano due forze: quelle dei populisti a capo di un governo che non nasce, e quelle di un’autorità con teorico solo ruolo rappresentativo, ma con preoccupanti e ben più forti trame sottobanco coi paesi dell’Unione. Chi vincerà questa partita a carte?
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