“Si iniquitatem observaveris, Domine, Domine quis sustinebit?”



FABIO PONTIGGIA “Escono male, anzi malissimo, i funzionari del DSS dal rapporto del perito Marco Bertoli sul caso Argo 1 (cfr. approfondimento alle pagine 2 e 3). Nessuna delle ragioni addotte nei mesi scorsi per giustificare a posteriori l’attribuzione illegale e il rinnovo del mandato alla ditta di sorveglianza dei centri per asilanti finita nell’occhio del ciclone ha retto all’esame impietoso dell’ex procuratore pubblico. Non c’era nessuna emergenza; non è vero che la precedente ditta (la Rainbow) fosse inadeguata… eccetera eccetera”. (CdT, incipit dell’editoriale odierno)
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Oggi ho pochissimo tempo (una mitragliata di eventi), mi limito dunque a formulare osservazioni concise e telegrafiche.
- Parecchi mesi or sono ho messo nero su bianco la “madre di tutte le domande su Argo 1”: “Come ha fatto Sansonetti a ottenere il lavoro?” La domanda è sempre lì – bella, rotonda, sul tavolo. Una vera risposta ancora non c’è.
- Viene spontaneo confrontare il Corriere che attaccò la credibilità del supertestimone Morini (suscitando violentissime e sprezzanti reazioni) con il Corriere di oggi. Ognuno faccia le sue valutazioni.
- Il consigliere di Stato PPD e i suoi alti funzionari di fede PLR, il cui comportamento viene censurato da Bertoli. Parrebbe, a prima vista, una delle poche carte valide in mano a Beltraminelli. Ma non è detto, perché il PLR (verosimilmente) si guarderà bene dal difenderli (e se ne sono già andati).
- Gli attacchi al capo del DSS riprenderanno vigore. La sua posizione rimane difficile e incerta.
- Quando il presidente Dadò si permette di dire: “È un problema del DSS, il partito non c’entra” farebbe bene a pensare alla logica della sua esternazione. Beltraminelli è forse un consigliere di Stato dei Verdi?
- Ci risulta che Marco Sansonetti, titolare e factotum della Argo1, non sia mai stato interrogato da Bertoli. Può sembrare incredibile ma una ragione (che non conosco) ci sarà.