“La SSR è un’emittente di Stato e di leccapiedi del Consiglio Federale. Si fanno reciproci favori. Doris Leuthard concede tutto quanto la SSR chiede, dal canone al permesso della pubblicità su Internet, perfino l’assurdità dell’accordo con Ringier, e in cambio la SSR servizievolmente sostiene il Consiglio Federale sulle scelte di fondo. Al massimo criticano il militare che è in mano all’UDC, i sinistroidi si sfogano. Sennò sono un’emittente di Stato ed è pericoloso. Manipolano l’opinione pubblica. Se vi votasse ogni cinque anni sull’Europa potremmo tener testa, grazie per esempio a Blocher. Ma non ogni sei mesi! Dunque, le votazioni vengono vinte da Berna. E continuando a dibattere, l’accordo quadro con l’UE rischia di passare, perché i contrari non sono sempre pronti a raccogliere fondi e a creare una campagna. Con una SSR così è difficile tener testa a un certo orientamento politico”.
Paolo Camillo Minotti
* * *
Se dovessi interpretare il Minotti-pensiero, lo farei come segue:
2) Il potere non è nelle mani del partito di maggioranza relativa in parlamento ma, al contrario, della coalizione dei suoi avversari. L’influenza del partito di maggioranza relativa sulla SSR è praticamente nulla. Non hanno cariche e non hanno operatori. Non hanno niente.
3) Per la maggioranza politica di cui sopra la radioTV di Stato è uno strumento indispensabile. Essa la protegge in tutti i modi e le concede vasti finanziamenti, prelevando il denaro necessario mediante il canone forzoso.
Questo stato di cose inquina e falsa (da decenni) la competizione politica. Gli avversari del Canone sono molto facilmente riconoscibili e si identificano con la parte politica che il “sistema” ha costantemente danneggiato.
Confessate, non fareste anche voi così?
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