Per la prima volta negli spazi del Museo a Lugano, la mostra itinerante offre ai più piccoli (ma anche agli adulti che nel loro cuore sono rimasti bambini) l’opportunità di fare un incontro speciale: quello con l’opera dell’artista svizzero Paul Klee che con i suoi quadri viaggia nel mondo della fantasia. “I miei disegni possono volare! Con la mia immaginazione posso andare dove desidero senza muovermi… e quello che vedo lo disegno. La mia fantasia e la mia matita sono le mie ali”.
Il Museo in erba si trasforma da marzo in un percorso magico dove l’universo creativo di Klee e il mondo immaginifico e puro dell’infanzia si incontrano dando vita a un’armonia di emozioni e divertimento.
Klee è un ricercatore curioso, un artista completo che gioca con forme, colori, suoni e tecniche sempre diverse. L’incontro con le sue opere consente ai bambini di riconoscere un immaginario molto vicino al loro ma anche di confrontarsi con un’arte diversa, che coinvolge tutti i sensi e stupisce per l’enorme varietà.
Vi sono novità anche per le classi che potranno scegliere fra l’animazione interattiva “classica” e un nuovo approccio che invita il bambino a mettersi in gioco per leggere l’opera d’arte con gli occhi, il corpo, la voce e le mani.
Per inaugurare la mostra, sabato 17 marzo il Museo aprirà le porte alle 14.00 accogliendo, accompagnando e coinvolgendo i bambini nella visita all’esposizione.
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Paul Klee (1879-1949), musicista, pittore, ricercatore nel campo dell’estetica, insegnante al Bauhaus è un artista curioso, attento osservatore della natura e del suo continuo trasformarsi. I suoi viaggi, soprattutto nei paesi del Mediterraneo dove scopre l’importanza della luce, lo hanno influenzato molto. La sua opera, fra l’astrazione e il sogno, resta ai margini delle diverse correnti artistiche. Raggiunge l’originalità dell’espressione attraverso il colore usando tecniche diverse (acquarello, olio, calco, vaporizzazione, pastelli); la musica è fondamentale per lui e influenza il ritmo e l’armonia delle sue composizioni. Trascorre gran parte della sua vita in Germania ma, definito “artista degenerato” dai nazisti rientra in Svizzera e muore a Muralto di una rara malattia.
INAUGURAZIONE: SABATO 17 MARZO 2018
Dalle 14.00 porte aperte
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